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Commercio in stallo. La crisi abbatte il potere d'acquisto

Economia, Macroeconomia
Commercio in stallo. La crisi abbatte il potere d'acquisto
(Teleborsa) - Il commercio al dettaglio in Italia resta al palo, come confermano i dati di inizio estate, dopo quelli pessimi sulla fiducia dei consumatori, diffusi ieri, relativi al mese di agosto. La tendenza dell'estate, dunque pesantemente negativa, a causa della crisi economica e dei budget limitati delle famiglie italiane.

Secondo i dati pubblicati dall'Istat stamattina, le vendite al dettaglio sono rimaste pressoché ferme a giugno, mese di inizio della stagione estiva, dopo aver registrato un lieve aumento per i prodotti alimentari (+0,1%) ed un calo per i prodotti non alimentari (-0,1%).

Rispetto ad un anno fa le vendite hanno evidenziato una pesante contrazione del 2,6%. Variazioni tendenziali negative si registrano sia per le vendite di prodotti alimentari (-2,4%) sia per quelle di prodotti non alimentari (-2,8%). Con riferimento alla forma distributiva, nel confronto con il mese di giugno 2013, le vendite diminuiscono sia per la grande distribuzione (-1,3%) sia per i piccoli dettaglianti (-3,9%).

Le vendite hanno anche mostrato nella media del trimestre aprile-giugno una contrazione pari allo 0,2% rispetto al trimestre precedente e nel semestre un calo dell'1% rispetto al pari periodo del 2013.

Il quadro è piuttosto nero per il commercio, tanto che la Federconsumatori ha commentato ieri i dati sulla fiducia, sottolineando che servono misure urgenti per il rilancio del potere di acquisto e dell'occupazione. Una constatazione tanto più valida oggi dopo questi dati, che risentono indubbiamente di un crollo del potere d'acquisto del 13,4% dal 2008.
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