(Teleborsa) -
Le guerra di sanzioni fra Unione Europea e Russia per la questione ucraina, costerà agli agricoltori italiani circa
200 milioni di euro in termini di import-esport, a causa dell'embargo imposto da Mosca quale contropartita delle sanzioni inflitte dall'Occidente. A rivelarlo è stato il
Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, nel corso di un'audizione a Bruxelles, dove ha chiesto di attivare tutti gli strumenti di emergenza.
Proprio oggi, il
commissario europeo all'agricoltura Dacia Ciolos ha annunciato lo stanziamento di
30 milioni di euro aggiuntivi, cui ciascuno stato può aggiungerne altri 30, per la promozione dei prodotti agricoli nel 2015 (per questo erano stati già stanziati 60 milioni di fondi europei e 60 milioni da ciascuno stato).
Le
esportazioni di prodotti agricoli "Made in Italy" colpite dall'embargo - stima la Commissione europea - si aggirano sui
163 milioni di euro, su un totale delle esportazioni agro-alimentari verso la Russia pari a circa 705 milioni di euro. Il totale dell'export europeo colpito da embargo è pari a 5,1 miliardi, il 43% del totale dell'interscambio agro-alimentare pari a 11,3 miliardi.
Ad oggi, molti prodotti non sono stati ancora colpiti dall'embargo (pasta, cereali, olio d'oliva, bevande, vini ed alcolici), ma vi sono dei prodotti direttamente coinvolti, per i quali è scoppiata una vera e propria crisi (è il caso delle
pesche nettarine).