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Jobs Act, è scontro tra Fiom e il governo

Economia, Politica, Welfare
Jobs Act, è scontro tra Fiom e il governo
(Teleborsa) - "Il Jobs Act non cambia". Così il premier Matteo Renzi sfida la minoranza Pd e avverte "se qualcuno dei nostri vuole andare con la sinistra radicale faccia pure: non mi interessa. E' un progetto identitario fine a se stesso e certo non destinato a cambiare l'Italia". Il sonno - continua Renzi - "me lo tolgono le crisi industriali, i disoccupati, certo non Vendola o Landini".

Pronta la replica del sindacalista Maurizio Landini secondo il quale "il premier contro il lavoro non va da nessuna parte" e annuncia due proteste di piazza a novembre.

"L'unico modo per far cambiare l'idea al Governo è di convincerlo che noi abbiamo la maggioranza dei consensi. Bisogna convincere Renzi che contro il lavoro non va da nessuna parte". Così il segretario generale della Fiom, a "In Mezz'Ora" di Lucia Annunziata su Rai Tre, ribadendo di non voler scendere in politica. "Io - spiega - voglio continuare a fare il sindacalista, voglio però che sia chiaro che a me di fare la minoranza non me ne frega proprio nulla. Voglio rappresentare le persone". E per cambiare un Paese "lo devi governare, non devi stare all'opposizione".

Tornando al Jobs Act, il leader della Fiom non fa sconti a Renzi e spiega che "gli interessi delle persone che per vivere devono lavorare e che in questo Paese sono ancora la maggioranza non sono oggi l'interesse generale di questo Paese e non sono dentro alle politiche del Governo". E non sono dentro alle politiche del Pd: "allo stato attuale - aggiunge - mi pare proprio di no perché il segretario del Pd è anche premier. Le sue politiche non stanno andando verso più tutele, più diritti, meno precarietà, un rilancio degli investimenti".
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