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Saipem, chiesto rinvio a giudizio di Scaroni e altri sette per le tangenti in Algeria

Economia
Saipem, chiesto rinvio a giudizio di Scaroni e altri sette per le tangenti in Algeria
(Teleborsa) - La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio, per il reato di corruzione internazionale, dell'ex Ad di Eni Paolo Scaroni e di altre sette persone coinvolte nelle indagini sulle presunte tangenti di Saipem in Algeria. La richiesta di processo coinvolge anche le due società.

Fra gli altri indagati l'ex direttore operativo Pietro Varone, l'ex presidente ed Ad Pietro Tali, l'ex CFO Alessandro Bernini, l'ex presidente di Saipem Algeria Tullio Orsi, l'ex responsabile della divisione Nord-Africadi Eni Antonio Vella ed alcuni politici algerini.

L'inchiesta sulle maxi tangenti in Algeria - condotta dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dai pm Fabio De Pasquale, Isidoro Palma e Giordano Baggio - si è chiusa a metà gennaio ed è sfociata oggi nella richiesta di rinvio a giudizio, sulla quale dovrà esprimersi il gup e fissare l'udienza preliminare.

L'inchiesta riguarda 198 milioni di dollari di tangenti, che Saipem avrebbe pagato ad un "faccendiere" del Ministro dell'energia algerino Chekib Khelil, anch'esso inquisito, per aggiudicarsi sette appalti del valore di 8 miliardi di euro.
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