(Teleborsa) -
Da Francoforte arriva uno stop alla' vendita della maggioranza di Banca Intermobiliare, detenuta da Veneto Banca ed oggetto di cessione ad una cordata di investitori.
L'operazione era stata annunciata lo scorso anno e prevedeva l'esborso di 289 milioni di euro per il 51,4% del capitale detenuto da veneto Banca, pari ad un corrispettivo di 3,6 euro per azione, ed una successiva OPA sulla quota residua. La
cordata di investitori è piuttosto nutrita e vi partecipano Gestinter, MA.VA., Duet BIM, MI.MO.SE., Romed, Piovesana Holding, Pietro S.p.A., Luca Cordero di Montezemolo, Dad&Son srl, Pietro Boffa, Gianfranca Cullati, Serfin Servizi Finanziari, Alessandro Federici, Valentina Nasi, Artex, Fabio e Marta Viani, Mario Piantelli, Castello, Turati Investiments e Italvalv.
La
BCE, nel suo nuovo ruolo di organo di vigilanza unico in UE, ha espresso un
parere negativo sull'operazione, notificando la sua decisione ieri sera a mercati chiusi e "concedendo agli istanti la facoltà di presentare osservazioni entro il 19 giugno prossimo in merito ai fatti e agli addebiti in forza dei quali la decisione sarebbe adottata".
Dal canto suo, la cordata di investitori ha annunciato che
"si riserva di valutare le argomentazioni" della BCE e
"attivarsi per difendere i propri diritti".
Dopo la Notizia, il titolo
Banca Intermobiliare è a picco in Borsa, dove lascia sul parterre oltre il 12%.