(Teleborsa) -
Italcementi avvia un piano di riorganizzazione degli stabilimenti italiani, annunciando anche la
cassa integrazione per circa 660 dipendenti. Il piano prevede il mantenimento di 8 cementerie a ciclo completo, che alimenteranno altri impianti di macinazione distribuiti sul territorio nazionale.
La nuova struttura, secondo il piano firmato ieri presso il Ministero del Lavoro, prevede una
capacità produttiva di circa 19 milioni di tonnellate, meno della metà dei circa 46 milioni del 2007.
Per la realizzazione di questo piano di ridimensionamento, l'azienda chiederà la
cassa integrazione guadagni di 20 mesi (1 febbraio 2016-23 settembre 2017) per
430 lavoratori della sede centrale di Bergamo e per
130 lavoratori in forza presso CTG SpA e chiederà la
cassa integrazione guadagni speciale (CIGS) per la durata di 12 mesi a partire dal 1 febbraio 2016 per i 108 lavoratori delle unità produttive in via di dismissione (
Monselice e Scafa).