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Zona Euro, si preannuncia un PIL positivo a fine anno

Economia
Zona Euro, si preannuncia un PIL positivo a fine anno
(Teleborsa) - L'economia dell'Eurozona si conferma in ripresa, segnando il più forte trimestre degli ultimi quattro anni e mezzo.



A certificarlo è Markit nella stima flash dei PMI dell'Area Euro.

A dicembre il PMI manifatturiero è migliorato a 53,1 punti rispetto ai 52,8 punti di novembre, attestandosi ai massimi di 20 mesi e battendo le attese degli analisti che erano per un valore invariato.

Il PMI servizi è invece sceso a 53,9 punti rispetto ai 54,2 punti di novembre. In questo caso il dato è sotto le attese che stimavano un calo più contenuto a 54,1.

In peggioramento anche il PMI composito, che passa da 54,2 a 54 punti a fronte dei 54,2 punti indicato dagli analisti.

Nonostante questo rallentamento di passo, comunque, grazie anche agli ottimi dati di novembre, l'espansione di dicembre è stata sufficiente a chiudere il più forte trimestre di crescita registrato dall'indagine negli ultimi quattro anni e mezzo, rileva Markit.

A livello nazionale, le indagini PMI hanno segnalato una forte e continua crescita in Germania, chiudendo il miglior trimestre in un anno e mezzo.

La Francia, invece, ha subito una flessione più vicina alla stagnazione, con le aziende d'oltralpe che hanno indicato il più debole incremento dell'attività da agosto.

"Anche se i responsabili delle politiche monetarie, data la fase della crescita e il livello di stimoli attualmente in atto, rimarranno
probabilmente delusi dalla lieve espansione e dalla mancanza di pressioni inflazionistiche, l’economia dell’Eurozona conclude il 2015 con una rassicurante e forte ripresa" ha commentato Chris Williamson, capo economista presso Markit, aggiungendo che l’indagine ha segnalato un aumento trimestrale del PIL dello 0,4%, traducendosi in una crescita della regione durante il 2015 dell’1,5%.

Secondo Williamson "il fattore più incoraggiante di tutti è la rimonta del tasso di crescita occupazionale che aumenta al
tasso maggiore dalla primavera 2011. Ciò, se tutto va bene dovrebbe favorire l’inizio di un crollo sostanzioso della disoccupazione ad inizio 2016".
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