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Effetto BCE sulle borse europee che scendono dalle montagne russe

Commento, Finanza
Effetto BCE sulle borse europee che scendono dalle montagne russe
(Teleborsa) - A metà giornata le principali borse europee confermano i guadagni dell'avvio consolidando il rally avviato la vigilia grazie alle nuove misure espansive promesse dal numero uno della BCE, Mario Draghi, già dalla prossima riunione di marzo. Un altro driver giunge dalla risalita dei prezzi del greggio dai minimi del 2003, raggiunti nei giorni scorsi. Sullo sfondo restano i timori sul rallentamento della Cina che potrebbero minare il corso rialzista, ma fragile dei mercati finanziari.



Prevale la cautela sull'Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,35% dopo che in mattinata un sondaggio della BCE ha fornito prospettive meno rosee sull'inflazione della Zona euro. Lieve calo dell'oro, che scende a 1.098,3 dollari l'oncia. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+5,22%), che raggiunge 31,07 dollari per barile.

Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a 105 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,54%.

Tra le principali Borse europee, incandescente Francoforte, che vanta un incisivo incremento del 2,05%; in primo piano Londra, che mostra un forte aumento del 2,41%. Decolla Parigi, con un importante progresso del 3,29%. A Milano, scambia in deciso rialzo il FTSE MIB (+2,19%), che raggiunge i 19.133 punti.

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in evidenza Banca Mps, che mostra un fortissimo incremento del 10,82%. La banca senese ha anticipato il Cda sui conti al 28 gennaio. In un'intervista al Sole 24 Ore il presidente Massimo Tononi ha sottolineato che l'istituto non ha bisogno di un aumento di capitale e, sul tema del consolidamento, ha confermato che la banca sta lavorando per un'aggregazione. In rally gli altri istituti bancari. Vola del 2,85% Intesa Sanpaolo grazie a Deutsche Bank che ha ritoccato la raccomandazione sul titolo "a buy" dal precedente "hold". Piatta Unicredit che risente del taglio del giudizio da parte di Nomura a "neutral" da "buy". Ieri la banca guidata da Federico Ghizzoni ha annunciato il riacquisto di bond subordinati.

Nel lusso, brilla Tod's, con un forte incremento (+4,48%) grazie ai conti che hanno mostrato ricavi oltre 1 miliardo.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Saipem -1,32%: lunedì 25 gennaio parte l'aumento di capitale a prezzi scontati.
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