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La Fed prende altro tempo sui tassi. Parola alla BoE

La Chairwoman della Fed, Janet Yellen, ha dichiarato ieri che la banca centrale americana manterrà una politica monetaria prudente, in relazione ai rischi crescenti posti dalla crisi internazionale e dai bassi prezzi dell'energia

Economia
La Fed prende altro tempo sui tassi. Parola alla BoE
(Teleborsa) - La Fed resta a guardare mentre le altre banche centrali si muovono a sostegno dell'economia. In particolare si segnala la BCE con le maxi misure varate la scorsa settimana da Mario Draghi mentre la Banca Centrale del Giappone (BoJ) ha preso altro tempo, nonostante Kuroda abbia dichiarato che i tassi d'interesse negativi non gli fanno paura.

La Chairwoman della Fed, Janet Yellen, ha dichiarato ieri che la banca centrale americana manterrà una politica monetaria prudente, in relazione ai rischi crescenti posti dalla crisi internazionale e dai bassi prezzi dell'energia. Di qui, la decisione di lasciare fermo il costo del denaro ad un livello compreso fra lo 0,25% e lo 0,50%. La decisione del FOMC, il comitato di politica monetaria della Fed, tuttavia, non è stata unanime, poiché Esther George, Presidente della Fed di Kansas City e rinomato falco in seno al Comittee, ha votato contro lo status quo ed a favore di un aumento dei tassi. La sua preferenza però era nota.

Nell'annunciare la decisione, lo statement della banca centrale statunitense parla di "crescita moderata" e di un'andamento dell'inflazione che, a dispetto dei recenti segni di vitalità, resta al di sotto del target di lungo termine della Fed.
La Federal Reserve ha fornito anche le previsioni aggiornate sull'economia a stelle e strisce, indicando per quest'anno un aumento del PIL del 2,2% in frenata rispetto al 2,4% indicato nelle previsioni di dicembre.
Anche il tasso d'inflazione è stato tagliato all'1,2% dall'1,6% indicato a dicembre, sebbene venga confermata l'inflazione core all'1,6%. La disoccupazione invece è confermata al 4,7%.

Sulla base di queste previsioni, la banca centrale ha ridotto a due il numero di rialzi dei tassi previsti nel 2016, mentre precedentemente se ne attendeva almeno quattro.

La Yellen ha concluso che la Fed continuerà a monitorare attentamente gli sviluppi della congiuntura internazionale, soprattutto quelli relativi all'inflazione.

La parola passa ora alla Bank of England (BoE) ed alla Swiss National Bank.


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