(Teleborsa) - Il petrolio resta osservato speciale con i
prezzi in ribasso stamane mentre
sale la tensione per il
vertice allargato a Doha, in Qatar, in calendario domenica prossima, nel corso del quale i produttori di petrolio discuteranno il congelamento della produzione di greggio.
Nel frattempo, ieri, l'
Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) ha
tagliato le stime sulla domanda di greggio e, non ha escluso un'altra revisione al ribasso delle previsioni.
Sui mercati, il future sul
Light crude Wti, con consegna maggio, sta cedendo l'1,41% a 41,17 dollari, mentre il
Brent perde l'1,27% a 43,62 dollari.
I prezzi del petrolio sono in
calo per il secondo giorno consecutivo dopo che i
dati sulle scorte USA sono risultati peggiori delle attese. Secondo l'
EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, si è registrata una nuova impennata nell'ultima settimana all'8 aprile: le
scorte di petrolio sono risultate in crescita di 6,6 milioni di barili a 536,5 MBG, a fronte di un incremento di 1,8 milioni atteso dal mercato.
Tra i player del settore, soffre l'
ENI che scivola dello 0,67%, seguita da
Saipem che cede lo 0,25% mentre
Tenaris arretra dell'1,04%. Giù anche l'intero settore oil a livello europeo, con l'indice di riferimento DJ Stoxx Oil & Gas in flessione dello 0,62%.