(Teleborsa) -
Finale positivo per le principali europee che cavalcano l'onda dell'ottimismo per l'esito del
referendum sulla permanenza o meno della Gran Bretagna nell'Unione Europea.
Gli ultimi sondaggi danno avanti il fronte del "Remain".
Seduta in lieve rialzo per l'
Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,137. L'
Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,06%. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,75%.
Sensibile miglioramento dello
spread, che raggiunge quota 130 punti base, con un decremento di 7 punti base rispetto al precedente, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona all'1,40%.
Tra le principali Borse europee, decolla
Francoforte, con un importante progresso dell'1,75%. Sostenuta
Londra, con un discreto guadagno dell'1,23%. Incandescente
Parigi, che vanta un incisivo incremento dell'1,86%. Sessione euforica per Piazza Affari, con il
FTSE MIB che mostra in chiusura un balzo del 3,31%.
Dai dati di chiusura di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 1,88 miliardi di euro, in ribasso (-6,19%), rispetto ai precedenti 2 miliardi; mentre i contratti si sono attestati a 214.798, rispetto ai precedenti 234.904, mentre i volumi scambiati sono passati da 0,99 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,85 miliardi.
A fronte dei 219 titoli trattati sulla piazza milanese, 44 azioni hanno chiuso in calo, mentre 161 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 14 azioni del listino italiano.
Buona la performance a Milano dei comparti
Banche (+5,64%),
Telecomunicazioni (+3,88%) e
Media (+3,66%). Il settore
Chimici, con il suo -0,94%, si attesta come peggiore del mercato.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
UBI Banca (+9,58%),
Banco Popolare (+7,38%),
Unipol (+7,25%) e
Unicredit (+7,17%).
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Banca Popolare di Sondrio (+7,83%),
Cementir (+4,01%),
Salini Impregilo (+3,26%) e
Credito Valtellinese (+3,11%). I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Acea, che ha archiviato la seduta a -1,18%.