(Teleborsa) -
Il Rapporto Caritas 2016 delinea un quadro disastroso dell'Italia, affermando che
la povertà è ancora una piaga e colpisce soprattutto il Sud ed i giovani, a causa della mancanza di occupazione.
E sul punto interviene infatti il
Ministro del welfare, Giuliano Poletti, il quale commenta la dimensione del fenomeno, riaffermando la
"necessità di un'azione incisiva per dare una risposta a questo problema". Il ministro parla di "coesione sociale" e "vita dignitosa", ricordando i due fattori chiave del
lavoro e dell'
accesso all'istruzione.
Poletti ha poi ricordato il piano anti povertà del governo, che ha assunto questo impegno tra le sue
priorità. A questo proposito il ministro ricorda l'istituzione del
reddito da inclusione, cui sono state destinate risorse per
1 miliardo di euro l'anno dal 2017 incrementate dalla manovra di ulteriori 500 milioni.
Tale forma di sostegno - ricorda il ministro - prevede un aiuto economico condizionato all'attivazione di percorsi verso l'autonomia (servizi personalizzati e interventi delineati dai servizi sociali, servizi per l'impiego, servizi sanitari, scuole, terzo settore ecc.) ed è stato
preceduto quest'anno dalla SIA (sostegno per l'inclusione attiva), una misura ponte di cui hanno beneficiato le famiglie in condizioni economiche disagiate con una dotazione di 750 milioni.
Il Rapporto Caritas è stato commentato anche da
Massimo Vivoli, Presidente di Confesercenti, che parla di un
"dato allarmante", soprattutto in relazione alla
povertà dei giovani.
Vivoli ricorda poi che un quadro apocalittico è stato più volte delineato dai
dati sulla disoccupazione,
assieme alla difficoltà di sopravvivenza di PMI e start up, che spesso rappresentano l'unico tentativo possibile per molti giovani di costruire un futuro lavorativo. "E' arrivata l'ora - afferma - di fermare questo
inaridimento ed
impoverimento che sta invadendo il nostro Paese, cominciando dai giovani appena usciti da
scuole ed
università".