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Europa su occupazione giovanile, nel 2015 emigrati 110 mila italiani

La fuga di cervelli riguarda soprattuto l'Italia, il 36% ha meno di 34 anni

Politica
Europa su occupazione giovanile, nel 2015 emigrati 110 mila italiani
(Teleborsa) - "Il futuro per la generazione dei NEET sembra segnato da un elevato rischio di esclusione sociale e riduzione in povertà, fuga dei cervelli e conseguente impoverimento del territorio. Non dimentichiamo che su 110 mila italiani che hanno scelto la strada dell'emigrazione nel 2015 ben il 36,7 per cento ha meno di 34 anni e dopo la Lombardia, con 20.088 partenze, c'è proprio il Veneto con 10.374 giovani a guidare la fuga dei cervelli e di chi non vede lavoro nel proprio futuro". Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti ad Atene, in occasione della Conferenza europea a sostegno dell'occupazione giovanile, ha spiegato così la realtà regionale.

"Per quanto con dati migliori a quelli di altre regioni europee - ha aggiunto - anche da noi il problema della Generazione NEET esiste e va affrontato. L'incontro di Atene, da questo punto di vista, è molto importante. Si tratta di un evento di rilievo internazionale, dove i rappresentanti delle Regioni e delle pubbliche amministrazioni avranno modo di confrontarsi con esperti del settore - spiega Ciambetti - rappresentanti della Commissione Europea per presentare e discutere di buone pratiche al fine di promuovere in maniera sistematica e condivisa l'imprenditorialità e il lavoro autonomo dei giovani, così da contrastare in maniera efficace l'incremento della disoccupazione".

Numeri alla mano, "sono oltre 706 mila i giovani residenti in Veneto tra i 15 e i 29 anni di età. Tra questi il 18% è classificato come NEET: 'Not in Employement, Education and Training', ovvero non impegnato in un lavoro, nello studio o nella formazione. Il 33% dei NEET è uomo, ben il 66% donna".
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