(Teleborsa) - Dibattito al vetriolo tra fra i
due contendenti all'Eliseo. Mentre è partito il countdown per l'ultima sfida di domenica 7 maggio i due candidati in corsa per la Presidenza francese
Marine Le Pen ed
Emmanuel Macron si giocano le ultime carte.
Ieri, il dibattito televisivo dei due si è subito trasformato in un durissimo scontro. A tre giorni dal ballottaggio delle presidenziali, sale la tensione. Disoccupazione, crisi dell'industria, potere d'acquisto, ma anche immigrazione, lotta al terrorismo e temi di carattere economico. Questi sono stati i temi affrontati dai due candidati con toni tutt'altro che pacati.
In questo clima, non sono mancate accuse reciproche."Lei ha la freddezza del banchiere d'affari", ha esordito
Marine Le Pen, rivolgendosi a
Macron definendolo "il candidato della mondializzazione selvaggia", con un "sorriso da passaporto" e argomenti "vergognosi".
Pronta la risposta del fondatore del movimento
En Marche! che ha ribattuto:"Non avevo dubbi, lei signora
Le Pen è la candidata dello spirito di finesse vedremo se i francesi vogliono il vostro spirito di sconfitta di fronte alla mondializzazione, alla lotta al terrorismo" o "il nostro spirito di conquista "Lei - ha continuato duro
Macron - è l'ereditiera di un nome, di un partito politico, di un sistema che prospera sulla rabbia dei francesi da tanti e tanti anni. Da 40 anni, noi abbiamo in questo Paese dei
Le Pen candidati alle presidenziali".
Non poteva mancare lo scontro sul tema dell'euro. "Io sono il candidato di una Francia forte in un'Europa che protegge", ha detto
Macron. "Da quando l'euro protegge l'Europa?", ha incalzato La Signora del
Fronte National che ha poi aggiunto "in ogni caso, la Francia sarà governata da una donna, o sarò io o sarà la signora
Merkel".
Dai sondaggi, è emerso che è stato
Emmanuel Macron il più convincente con il 64% delle preferenze, mentre a
Marine Le Pen va il 34% dei consensi.