(Teleborsa) - La Gran Bretagna vuole restare uno dei migliori partner dell'Unione Europea anche dopo il "divorzio".
Lo ha assicurato la Premier britannica Theresa May nell'atteso discorso sulla Brexit a Firenze.
May ha ammesso che la Gran Bretagna "si è mai sentita pienamente a casa in UE", forse per la propria storia e per la geografia. Ma questo non significa che le due entità non possano mantenere ottimi rapporti in futuro. Il Regno Unito intende infatti collaborare con l'UE non solo sul piano economico ma anche su quello della sicurezza, della giustizia e dell'immigrazione.
"Serve un accordo creativo", ha poi spiegato, aggiungendo: "discuteremo insieme ogni possibile accordo, l'importante è continuare insieme".
La Premier ha suggerito un
periodo di transizione "probabilmente di circa due anni" a partire dalla data di scadenza dei negoziati, che sarà a marzo del 2019. Durante questo "implementation period" la Gran Bretagna vorrebbe rimanere nel mercato unico contribuendo al bilancio dell'Unione Europea.
Quanto ai
cittadini comunitari che risiedono e fanno business in Gran Bretagna, Theresa May ha ribadito quanto detto nel discorso a Lancaster House, ossia che
saranno garantiti tutti i diritti, fino a quando non saranno implementate le nuove leggi.