(Teleborsa) - Usare i droni e software sofisticati per mappare e rilevare l'inquinamento di laghi e fiumi.
Intcatch è un progetto innovativo che punta a fornire ai gestori dei servizi idrici, ma anche ai cittadini, strumenti ad alta precisione, basati sulla robotica e sull’internet of things, in grado di
mappare e analizzare l’inquinamento di fiumi e laghi con l'uso di droni acquatici.
Il progetto, messo a punto nell'ambito dell’azione di innovazione europea Horizon2020, è stato presentato ad Ecomondo 2017, in corso alla Fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre 2017, nell’ambito dell’evento di
Global Water Expo - Controllo intelligente delle acque per la gestione dei bacini dei fiumi e dei laghi.
Intcatch è stato finanziato con 10 milioni di euro, per il 70% a carico della Commissione Europea, il resto da privati ed è giunto alla fase di applicazione e test in quattro siti europei: il bacino del
lago di Garda, il
Tamigi a Londra, il lago
Yliki ad Atene e il
fiume Ter di Barcellona.
Il lavoro dei ricercatori di Intcatch ha portato ad un
sistema evoluto di monitoraggio delle acque, che combina robotica (
droni acquatici), intelligenza artificiale,
nano e bio-sensori, gestione di
big data su cloud.
Nella piscina di Ecomondo è stato testato uno dei droni acquatici (il progetto prevede l’uso di flotte di droni) equipaggiati con sensori innovativi e una piattaforma di strumenti biotecnologici ed informatici in grado di rilevare persino il genoma dei batteri, e dunque di
valutare con tempestività il livello di inquinamento dei bacini idrici.
Un aspetto del progetto riguarda invece la cosiddetta
Citizen Science, cioè la
condivisione dei dati con i cittadini in tempo reale, che prendono parte attiva alla salvaguardia del loro capitale naturale “acqua” grazie ad
app interattive.