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Concorso presidi: spunta ipotesi di nominare i vincitori in corso d’anno. Per Anief tutto inutile

Economia, Scuola
Concorso presidi: spunta ipotesi di nominare i vincitori in corso d’anno. Per Anief tutto inutile
(Teleborsa) - Invece di accelerare i tempi di selezione e formazione dei nuovi dirigenti scolastici al MIUR continuano a perdere tempo dietro ad iniziative che non portano a nulla, come l'ipotesi di nominare i prossimi vincitori del concorso Dirigenti Scolastici in corso d'anno, per ridurre l'effetto negativo delle reggenze. Ne ha parlato il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, nel corso di un incontro con le rappresentanze sindacali dei dirigenti scolastici: l'ipotesi – riporta oggi Tuttoscuola – è allo studio dei funzionari del MIUR che dovranno valutare gli effetti che le nomine avrebbero sugli assetti organizzativi del servizio. Critica la posizione del giovane sindacato della scuola Anief che spiega: "Peccato che la conclusione della fase selettiva sia prevista solo per il prossimo autunno e dopo partirà la fase di formazione che richiederà non meno di sei mesi per concludere il tutto solo a primavera del 2019".

Marcello Pacifico Presidente Anief spiega: "l'unica novità importante rispetto al concorso di sei anni fa è che per il raggiungimento dei cinque anni minimi di servizio varrà anche quello svolto come supplente: la modifica, tra l’altro, era inevitabile viste le tante sentenze che hanno condannato il MIUR su tale questione. Solo che lo stesso Ministero ha dimenticato, o fatto finta di dimenticare, che ci sono altrettante sentenze che hanno permesso a dei docenti precari, sempre con un quinquennio di supplenze alle spalle, di partecipare alle prove e di essere pure diventati presidi a tutti gli effetti, con tanto di Consiglio di Stato favorevole"

L’Anief, però, non vuole piegarsi dinanzi a questa ennesima discriminazione gratuita: il giovane sindacato vuole allargare anche ai precari e ad altre categorie escluse, come i neo-assunti o coloro che per vari motivi non hanno svolto ancora l’anno di prova, la possibilità di far misurare la loro capacità di gestione delle scuole pubbliche. Dalla sua parte, del resto, ci sono le sentenze dei Tribunali.





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