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Sofferenze bancarie in calo

Outlook ABI-Cerved: entro il 2019 ritorno a livelli pre-crisi

Economia
Sofferenze bancarie in calo
(Teleborsa) - Continua a migliorare la situazione di banche e imprese sul fronte delle sofferenze. Nel prossimo biennio, infatti, la percentuale dei crediti alle imprese che nell'anno entrano nello stato di sofferenza (tasso di ingresso in sofferenza), che sono all’origine della maggior parte dei crediti in sofferenza accumulati dalle banche, continueranno a scendere, fino ad attestarsi su valori molto vicini ai livelli pre-crisi.

Un trend positivo che rafforza la netta inversione di tendenza registrata nel 2017, quando, per la prima volta dall’inizio della crisi, il monte delle sofferenze accumulate dalle banche italiane ha segnato una forte diminuzione (-26% in termini netti, dopo che nei precedenti otto anni era quadruplicato), insieme al tasso di nuove sofferenze, sceso dal 3,8% del 2016 al 3,2%.

Il calo delle nuove sofferenze "proseguirà in modo più pronunciato nel 2018, quando si attesterà al 2,5%, e subirà un leggero rallentamento nel 2019, fermandosi al 2,1%, valori prossimi a quelli registrati nel 2008 (1,7%)". Un miglioramento che riguarda tutti i settori economici, le aree territoriali e le dimensioni di impresa considerate, ma più contenuto per le microimprese, le aziende del Centro-Sud e quelle operanti nelle costruzioni, che nonostante un forte rallentamento del grado di rischio, rimangono in una condizione di ritardo.

Sono alcune delle stime e delle previsioni contenute nell’Outlook sulle sofferenze delle imprese realizzato da Cerved, primario operatore in Italia nell’analisi del rischio del credito, e ABI, Associazione Bancaria Italiana, aggiornato a febbraio 2018, nel quale si aggiornano i dati 2016, si forniscono stime per il 2017 e previsioni per il biennio 2018-19.

"I dati contenuti nel rapporto illustrano gli ottimi risultati, superiori alle attese, che il settore bancario italiano ha saputo realizzare in termini di riduzione dell’esposizione ai crediti deteriorati - dichiara Giovanni Sabatini, Direttore Generale di ABI -. Le previsioni per il prossimo biennio mostrano un ulteriore recupero nella qualità del credito, sia per quel che concerne gli stock sia per i flussi di nuove sofferenze. Ciò lascia intendere che la questione della gestione dell’elevato ammontare di crediti deteriorati ereditati con la crisi è in via di accelerata soluzione e le banche italiane possono tornare a guardare con ottimismo al futuro, concentrandosi sulla crescita delle attività a supporto del settore produttivo”.

Le previsioni al 2019. "La discesa dei tassi di ingresso in sofferenza proseguirà per tutto il prossimo biennio. Il calo sarà più pronunciato tra le microimprese e le piccole società, con tassi attesi rispettivamente al 2,3% e all’1,5%, e più contenuto tra le medie (1,1%) e grandi imprese (0,9%). Nel 2019 i tassi di ingresso in sofferenza torneranno vicini ai livelli pre-crisi in tutte le fasce dimensionali, con l’eccezione delle microimprese.
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