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Elezioni 2018, Standard & Poor's rassicura: "Nessun impatto su rating Italia"

Intanto, arrivano le percentuali definitive degli elettori che si sono recati alle urne. Alla Camera dei Deputati ha votato il 72,93%, al Senato 72,99%. Alle Regionali il 70,57%.

Economia, Politica
Elezioni 2018, Standard & Poor's rassicura: "Nessun impatto su rating Italia"
(Teleborsa) - Il risultato delle elezioni politiche in Italia "non dovrebbe avere alcun impatto immediato sul rating sovrano dell'Italia.



La rassicurazione arriva da Standard & Poor's che specifica che "i risultati provvisori indicano che la coalizione di partiti di centro-destra ha vinto la più alta quota di voti, mentre il MoVimento 5 stelle è diventato il più votato partito individuale mentre nel centro-sinistra il Partito Democratico e nel centro-destra Forza Italia hanno perso terreno. Noi crediamo che, secondo risultati provvisori, il processo di formazione del Governo potrebbe essere complicato e protratto perché nessun partito singolo o coalizione pre-elettorale ha ottenuto sufficiente voti per formare un Governo". L'agenzia di rating ricorda che "secondo il calendario post-elettorale, il presidente Sergio Mattarella a fine marzo, inizio aprile prevedeva di nominare il candidato primo ministro che sarebbe sembrato quello con maggiori probabilità di formare un governo. "Dal nostro punto di vista, c'è attualmente una mancanza di visibilità sulla composizione del nuovo governo e, di conseguenza, sulla sua direzione politica, che continuerà ad essere un fattore chiave della solvibilità dell'Italia".

Intanto, arrivano le percentuali definitive degli elettori che si sono recati nelle ultime elezioni politiche. Alla Camera dei Deputati ha votato il 72,93%, al Senato 72,99%. Alle Regionali 70,57%.

Terminato lo spoglio dei voti alla Camera, con i dati del Viminale che riportano che sono stati scrutinati i risultati in 61.320 sezioni su 61.403 con 215 collegi uninominali chiusi su 231.

Il M5S si conferma primo partito in Italia con il 32,67% dei voti, la Lega di Matteo Salvini è al 17,40% e supera Forza Italia di Silvio Berlusconi, ferma al 14,03%. Con Fratelli d'Italia al 4,35% e Noi con l'Italia-Udc (1,31%) il centrodestra raggiunge il 37%.La lista +Europa incassa il 2,54% dei voti, Italia Europa Insieme lo 0,60%, Civica popolare di Lorenzin lo 0,54% e SVP-PATT lo 0,41%. Il centrosinistra si ferma al 22,85%. Tracollo del PD di Matteo Renzi, che scende al 18,71%. Liberi e Uguali è al 3,37% mentre Potere al popolo è all'1,12%.

Al Senato i dati del Viminale riportano che sono stati scrutinati i risultati in 61.355 sezioni su 61.403 con 107 collegi uninominali chiusi su 115. Anche a Palazzo Madama, il MoVimento 5 Stelle si impone come primo partito in Italia con il 32,22% dei voti, la Lega di Matteo Salvini è al 17,64% e supera Forza Italia di Silvio Berlusconi, ferma al 14,44%. Con Fratelli d'Italia al 4,26% e Noi con l'Italia-Udc (1,20%) il centrodestra a Palazzo Madama raggiunge il 37,49%. La lista +Europa al Senato incassa il 2,36% dei voti, Italia Europa Insieme lo 0,54%, Civica popolare di Lorenzin lo 0,52% e SVP-PATT lo 0,42%. Il centrosinistra si ferma al 22,99%. Tracollo del PD di Matteo Renzi che scende al 19,13% e decide di lasciare la guida del PD per fare il "semplice senatore". Liberi e Uguali è al 3,27% mentre Potere al popolo è all'1,05%.

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