(Teleborsa) - Il Quirinale chiama
Maria Elisabetta Casellati, seconda carica dello Stato in qualità di
Presidente del Senato, per
verificare se sia ipotizzabile la formazione di una maggioranza fra i partiti della coalizione di centro-destra (Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia) ed il Movimento 5 Stelle.
E' a questo scopo che il Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, ha dato un
mandato "mirato" alla Casellati di esplorare le intenzioni dei partiti, in vista del conferimento dell'incarico di Presidente del Consiglio e della la formazione di un nuovo Governo rappresentativo di una maggioranza.
"Assumo questo incarico con lo stesso spirito di servizio con cui ho assunto quello di Presidente del Senato. Sarete informati del calendario degli incontri che avverranno in tempi brevi", ha dichiarato Casellati dopo aver ricevuto il mandato esplorativo.
C'è poco tempo, infatti, poiché Maria Elisabetta Casellati
dovrà riferire a Mattarella l'esito dei colloqui
entro la giornata di venerdì 20 aprile 2018, ma l'impresa sarà ardua, perché dalle forze politiche in campo
non arriva alcun segnale di apertura.
ANCORA VETI DA DI MAIO - Il leader del
Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, non sembra voler retrocedere dalle sue posizioni e ribadisce i suoi
veti su un accordo con Berlusconi. In una diretta Facebook "a caldo" Di Maio aveva ribadito "alla presidente del Senato esporremo le nostre posizioni e le nostre proposte coerentemente con quanto abbiamo già affermato negli ultimi giorni”. In seguito all'
incontro con la Casellati il leader grillino ha riferito "per noi il centrodestra è un artifizio elettorale" e
"il M5s è pronto a sottoscrivere un contratto di governo solo con la Lega non con tutto il centrodestra".
ed aggiunge "questo è il primo dei passaggi cruciali per arrivare alla formazione di un governo del cambiamento per l’Italia".
SALVINI DISERTA - Ancor più palese il segnale del leader della
Lega, Matteo Salvini, che sceglie di non incontrare la senatrice forzista e partecipare, invece, ad un'iniziativa politica a Catania, inviando in rappresentanza i capigruppo.
Frattanto, la Presidente del Senato si è messa subito al lavoro e, lasciato il Colle, ha incontrato subito il presidente della Camera
Roberto Fico ed il premier uscente
Paolo Gentiloni. E’ la seconda volta che un mandato esplorativo viene affidato a una donna, la prima era stata nel 1987 quando Francesco Cossiga incaricò Nilde Iotti, allora presidente della Camera.