(Teleborsa) - "L'Italia non andrà a Bruxelles a firmare quanto già deciso da altri". Così il vice Premier e Ministro degli Interni,
Matteo Salvini, ha commentato le
indiscrezioni secondo cui nel vertice informale sui migranti che si terrà nella capitale belga domenica 24 giugno,
sarà sottoposta ai presenti
una bozza già preparata.
"Se andiamo per avere il compitino già scritto da Francia e Germania allora non andiamo, risparmiamo i soldi del viaggio" ha dichiarato il leader della Lega a
Porta a Porta.
La bozza metterebbe in primo piano soprattutto l'
esigenza di ridurre i cosiddetti "movimenti secondari", ossia la circolazione di migranti e richiedenti asilo negli Stati membri. Non è escluso che l'Italia accolga i migranti che hanno richiesto proprio l'Italia e che successivamente si sono spostati in altri Stati Europei.
Sarebbero invece vaghi e approssimativi i riferimenti ai "movimenti primari", ossia gli sbarchi.
Il Presidente del Consiglio Conte "ha pieno mandato di tenere alto l'orgoglio italiano. Spero che vada a far valere le nostre ragioni". E se l'Italia non sarà ascoltata,
il Governo potrebbe decidere di chiudere le frontiere, ha poi incalzato il titolare degli Interni.
A quanto pare
le vedute del Premier non si discostano assolutamente da quelle di Salvini. Proprio
ieri, 20 giugno, al termine del faccia a faccia con il numero uno del Consiglio europeo Donald Tusk, Conte ha twittato: "Oggi ho avuto con il Presidente Tusk un incontro molto utile. Gli ho anticipato che al pre vertice di Bruxelles non sono disponibile a discutere dei 'secondary movements' senza prima aver affrontato l’emergenza dei 'primary movements' che l’Italia si ritrova ad affrontare da sola".
Il tema dell'immigrazione sarà anche al centro anche del
Consiglio europeo del 28 e 29 giugno.