(Teleborsa) - I paesi OPEC hanno raggiunto un
accordo di massima a Vienna per
aumentare la produzione di petrolio, da 1 milione di bari al giorno sulla carta, arrivando ad un compromesso dell'ultimo minuto che
ha superato le minacce iraniane di porre il veto a qualsiasi rialzo dell'output.
L'intesa preliminare prevede la
fornitura di 600 mila barili in più al giorno di greggio, circa lo 0,5% dell'offerta globale - ha spiegato un delegato del Cartello - aggiungendo - che ciò riflette un aggiustamento di 1 milione di barili giornalieri rispetto ai tagli di produzione adottati dall'Organizzazione dei paesi esportatori di oro nero e dei suoi alleati.
L'aumento effettivo sarà inferiore a quanto stabilito (600 mila invece che 1 milione), poiché diversi membri dell'OPEC non sono in grado di aumentare l'output. Il nuovo accordo, ridurrebbe efficacemente i tagli più forti del previsto da parte di nazioni come il Venezuela, riportando la produzione al livello inizialmente concordato nel 2016.
La bozza finale dell'accordo è ancora in discussione.
In questo momento il
West Texas Intermediate (WTI) avanza del 2,38% a 67,1 dollari al barile mentre il
Brent londinese guadagna il 2,62% a 74,71 dollari.