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Migranti, Open Arms con 59 naufraghi verso Barcellona accusa l'Italia per 100 morti

Le autorità della capitale catalana hanno dato l'ok all'accoglienza dei superstiti dal naufragio. Matteo Salvini fermo sulle sue posizioni

Economia, Politica
Migranti, Open Arms con 59 naufraghi verso Barcellona accusa l'Italia per 100 morti
(Teleborsa) - I profughi disperati non rinunciano ad affrontare il mare e i naufragi continuano e con essi il numero dei morti. Mentre la situazione si fa sempre più complessa per la linea dura di un Italia contro tutti perché al di là di belle parole e assicurazioni nessun paese dell'Europa di fatto aiuta a cercar di risolvere una situazione tanto drammatica che presto rischia seriamente di trasformarsi in catastrofe.



Nelle ultime la nave Astral della Ong spagnola Open Arms è stata protagonista di un salvataggio in mare appena al di fuori delle acque territoriali libiche. Un'altra unità della stessa Ong opera nella zona. Tratti in salvo sull'Astral una sessantina di migranti, mentre un centinaio sarebbero morti annegati nelle acque del mediterraneo.

L'Astral, che ha comunicato l'avvenuto salvataggio diffondenti fotografie dei naufragli, è ora diretta a Barcellona, perdurando la chiusura dei porti italiani e di Malta. Le autorità della capitale catalana hanno dato l'ok all'accoglienza dei superstiti dal naufragio dopo il benestare di Madrid. Da parte sua, la Guardia costiera libica ne avrebbe tratti in salvo altri 270 riportandoli sulla costa di partenza. Loro malgrado.

Mentre nel nostro Paese è in atto lo scontro tra il Presidente della Camera Fico e il Ministro dell'Interno sull'aprire o meno i nostri porti ai naufraghi, Open Arms lancia pesanti accuse al governo di Roma per la diretta responsabilità di questa ultima strage in mare.

Ma Matteo Salvini non arretra di un passo e replica sicuro: "Questi morti pesano sulla coscienza di coloro che illudono mezzo contiene africano che in Italia e in Europa ci sia spazio per tutti". E la Guardia Costiera precisa: "Il naufragio è accaduto in acque territoriali libiche e non ha visto in alcun modo il coinvolgimento della nostra centrale operativa di Roma".


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