(Teleborsa) - Gli indici del Vecchio Continente si avvicinano al traguardo di metà seduta con segno positivo, mentre gli investitori guardano al
summit tra il Presidente russo Putin e quello americano Trump, ad Helsinki, che inizia oggi.
Sul fronte macro,
alcuni dati cinesi sono apparsi in chiaro scuro. Mentre sono in atto le
tensioni commerciali con gli Stati Uniti, il PIL della Cina, nel secondo trimestre 2018, ha mostrato una crescita su base annua del 6,7% in frenata rispetto al +6,8% della passata rilevazione, in linea con le attese del mercato. In arrivo nel pomeriggio dagli USA, le vendite al dettaglio.
Sul mercato Forex, l'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,171. Seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 1.243,4 dollari l'oncia. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 69,87 dollari per barile, in netto calo dell'1,61%.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a 228 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,56%.
Tra le principali Borse europee trascurata il
Francoforte, che resta incollata sui livelli della vigilia. Dimessa
Londra, -0,63%. Sulla parità
Parigi.
Piazza Affari continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,11% sul
FTSE MIB.
Si distinguono a Piazza Affari i settori
telecomunicazioni (+1,30%),
alimentare (+0,95%) e
tecnologia (+0,67%). Tra i peggiori della lista del listino azionario italiano, in maggior calo i comparti
automotive (-0,50%) e
petrolifero (-0,45%).
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
UBI Banca (+1,81%),
Leonardo (+1,49%) e
Italgas (+1,33%) quest'ultima grazie ad un upgrade. Per lo stesso motivo bene anche
Campari (+1,17%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Ferrari, che prosegue le contrattazioni a -1,02%.
Giornata fiacca per
Moncler, che segna un calo dello 0,82%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Inwit (+2,75%),
Juventus (+2,55%),
Brunello Cucinelli (+1,88%) e
Banca Popolare di Sondrio (+1,40%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su
OVS, che prosegue le contrattazioni a -2,05%.