(Teleborsa) - Anche quest'anno sono
molte le società italiane sono state incluse negli indici di sostenibilità di Dow Jones, elaborati sulla base dell'analisi effettuata annualmente (CSA) dalla società svizzera
RobecoSAM, specializzata nel rating di sostenibilità. La novità di quest'anno riguarda perlopiù la trasparenza e la comunicazione agli investitori ed agli stakeholder. Il numero delle società che chiedono a RobecoSAM un rating di sostenibilità è stabilmente in crescita (+5% nel 2018).
Dal Corporate Sustainability Assessment
L'elenco delle società al top in termini di sostenibilità viene
stilata dal 1999 da RobecoSAM, tenendo conto di circa
600 indicatori di sostenibilità in materia
economica, ambientale e sociale.
Il sondaggio effettuato ogni anno riguarda
3.400 società in tutto il mondo, cui viene somministrato un sondaggio di
un centinaio di domande che riguardano, appunto, tematiche care alla sostenibilità. La lista delle migliori viene poi suddivisa per settori ed aree geografiche.
agli indici Dow Jones per la sostenibilitàSulla base della lista delle società promosse
S&P Dow jones ha elaborato degli
indici di sostenibilità mondiali (DJ Sustainability World Index)
e geografici (ad esempio il DJ Sustainability Europe Index). L'ultima revisione di quest'anno sarà
effettiva dal prossimo 24 settembre.
Nella classifica mondiale di sostenibilità (
DJ Sustainability World Index) compaiono
10 società italiane, ma le
new entry sono
Pirelli, Leonardo e Generali, ciascuna nel proprio settore (rispettivamente auto, beni durevoli, assicurazioni).
Intesa SanPaolo è l'unica banca italiana che compare negli indici di sostenibilità, ormai da diversi anni, mentre
Enel si conferma nell'indice per il 15esimo anno consecutivo, assieme alla controllata
Endesa. Fra le utilities si segnala anche
Terna, mentre
Saipem e
Snam vengono incluse nel settore Energy. Fra le società quotate alla Borsa di Milano appartenenti al paniere globale ci sono anche
CNH Industrial e
Telecom Italia.
Nell'indice europeo JD Sustainability Europe index compaiono sette delle precedenti società (
Pirelli,
Intesa SanPaolo,,
CNH Industrial,
Leonardo,
Saipem,
Telecom Italia e
Terna). Restano escluse dalla classifica europea
Generali,
Snam ed
Enel, anche se quest'ultima vede presente la sua controllata spagnola
Endesa.