(Teleborsa) - Il piano varato dal Premier
Theresa May per un accordo con l'Ue sulla
Brexit "non è ciò per cui abbiamo votato", non rispetta "la democrazia". A
parlare Boris Johnson al Congresso Tory di Birmingham. Si tratta di un piano che "non ci restituisce il controllo" dei confini, dei soldi e delle leggi, come era stato promesso, ma che ci costringe a "cedere il controllo" a
Bruxelles anche uscendo dall'Ue, ha spiegato l'ex ministro degli Esteri e e due volte sindaco di Londra, dicendo un chiaro e secco no a "un secondo referendum" sulla Brexit.
"Non scimmiottiamo il Labour di
Corbyn (Leader del Partito Laburista) celebriamo la forza del capitalismo, abbassiamo le tasse, difendiamo la legge e l'ordine". In poche parole, è questo quello che
Boris Johnson ha detto davanti alla platea dei conservatori.
Intanto, il premier
Theresa May ha cominciato
a mettere a punto la legislazione sulla politica migratoria da applicare una volta chiusi i confini dell Gran Bretagna. L'obiettivo rimane quello di far entrare solo lavoratori altamente qualificati. Turisti e uomini d'affari avranno controlli diversi a seconda del Paese di origine.