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TIM, il fondo canadese è salito oltre il 3%

Elliott giudica infondate le accuse mosse da Vivendi su un presunto interesse ad abbassare il prezzo delle azioni della compagnia telefonica italiana

Finanza
TIM, il fondo canadese è salito oltre il 3%
(Teleborsa) - E' entrata nel vivo la guerra di posizioni all'interno del Consiglio di Amministrazione di TIM, in vista dell'assemblea del 29 marzo prossimo durante la quale il socio di maggioranza Vivendi chiederà la revoca dei cinque consiglieri in quota Elliott.

Il fondo canadese Canada Pension Plan Investment Board, considerato vicino a Elliott, è salito al 3,133% del capitale di TIM, con l'intenzione, rivelano i rumors, di rafforzare ulteriormente la propria quota nei prossimi giorni.

Nel frattempo è arrivata la replica alle indiscrezioni stampa pubblicate dal quotidiano francese Les Echos, sull'intenzione di Vivendi di inviare una lettera alla Consob per denunciare il fatto che Elliott avrebbe un interesse ad abbassare il prezzo delle azioni di TIM. Secondo una fonte vicina al secondo azionista di maggioranza, il fondo americano si riserverà il diritto di utilizzare qualsiasi opzione legale contro queste accuse, che appaiono del tutto infondate.

Sotto i riflettori ci sarebbe il famoso "collar", strumento di copertura che Elliott ha sulla metà dell'investimento in TIM e che può essere esercitato a partire dal 5 febbraio prossimo. Da ambienti vicini al fondo statunitense ci tengono a spiegare che si stratta di uno strumento di copertura "classico e legale" secondo il quale se il titolo TIM scende, Elliott perde meno di altri, mentre se il titolo sale, il fondo USA guadagna meno di altri. Inoltre, le azioni detenute dal fondo americano potrebbero essere vendute in qualsiasi momento e dunque un calo del prezzo dei titoli TIM risulterebbe dannoso anche per Elliott.

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