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Anche Trump "blocca" i B737 MAX 8 e 9. Il Presidente ENAC al Senato su "messa a terra" Boeing

L'annuncio del Presidente degli Stati Uniti. Poco prima anche il Canada aveva comunicato la chiusura del proprio spazio aereo ai nuovi velivoli

Economia, Trasporti
Anche Trump "blocca" i B737 MAX 8 e 9. Il Presidente ENAC al Senato su "messa a terra" Boeing
(Teleborsa) - Dopo incertezze e "tentennamenti anche gli Stati Uniti d'America hanno deciso la "messa a terra" dei velivoli protagonisti al momento degli inspiegabili incidenti dalle simili modalità. L'annuncio è stato dato dallo stesso Presidente Trump che 24 ore prima aveva avuto un "colloquio" con il CEO di Boeing Dennis Mullenburg.

Mentre nel frattempo alcuni senatori democratici, tra cui Elizabeth Warren, candidata alle prossime presidenziali, chiedevano ripetutamente che la Federal Aviation Administration americana (FAA) seguisse l'esempio delle autorità appunto di altri Paesi e fermasse temporaneamente i voli del Boeing 737 Max. Nell'attesa che vengano chiarite le cause dei disastri e adottate le eventuali misure necessarie a garantire la sicurezza dei passeggeri.

Un appello condiviso dalla senatrice Dianne Feinstein, già unica donna Sindaco di San Francisco, e da Richard Blumenthal, senatore del Connecticut e Avvocato generale di quello Stato dal 1991 al 2011. Ma anche dal collega repubblicano Mitt Romney,avversario di Barack Obama alle presidenziali 2012 e da un numero sempre più alto di componenti del Congresso degli Stati Uniti.

Poco prima dell'annuncio di Trump anche il Canada aveva disposto la "messa a terra" dei Boeing 737 Max 8 con la chiusura per questo tipo di velivoli al proprio spazio aereo, come annunciato dal Ministro dei Trasporti dello Stato nord americano. Con la decisione di Ottawa, gli Stati Uniti erano rimasti praticamente isolati e sotto pressione essendo infatti uno fra i pochi Paesi a permettere ai 737 Max di continuare a volare. Poi la decisione del Presidente.

In Italia, sin dalla serata di ieri l'ENAC, Ente nazionale per l'aviazione civile, aveva interdetto dalle 21 i cieli italiani ai Boeing 737 MAX 8, poi preceduta dalla decisione europea di EASA per fermare tutti i voli alle 19, nell'attesa che vengano chiarite le cause della tragedia di Addis Abeba e in precedenza dell'Indonesia.

"Non crediamo alle coincidenze. Finché non abbiamo evidenza di t"utte le informazioni necessarie sulla causa degli incidenti non riapriremo i cieli ai Boeing 737 Max 8 - ha dichiarato nel pomeriggio il Presidente ENAC Nicola Zaccheo convocato in Senato per un'audizione sulla vicenda - e in ogni caso la decisione di riaprire sarà concertata con l'Easa con le altre autorità europee".

Stiamo monitorando la situazione - ha aggiunto il Presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile - e siamo in diretto contatto con tutte le autorità europee e americane, nonché con Ethiopian Airlines per capire cosa è successo e per garantire la sicurezza. In Italia ci sono solo 3 aerei di quel modello e ora sono a terra (nella flotta Air Italy, n.d.r.). In tutta Europa i Boeing 737 Max 8 sono 55. Nel mondo sono 350. Ma ben 5.000 sono già stati venduti. E' necessaria la massima chiarezza su cosa sia accaduto tanto più che questo aereo, per i minori consumi e il minore impatto acustico era considerato l'aereo del futuro".



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