Facebook Pixel
Milano 17:35
33.939,75 -0,97%
Nasdaq 21:49
17.410,46 -0,66%
Dow Jones 21:49
38.051,54 -1,06%
Londra 17:35
8.078,86 +0,48%
Francoforte 17:35
17.917,28 -0,95%

75 anni fa strage delle Fosse Ardeatine. Presidente Camera Fico: custodire memoria

Presidente Camera: "L'umanità sappia reagire a ogni segno intolleranza. Fu un piano atroce che si fa persino fatica a immaginare"

Politica
75 anni fa strage delle Fosse Ardeatine. Presidente Camera Fico: custodire memoria
(Teleborsa) - Fosse Ardeatine, 75esimo anniversario dell'eccidio, per custodire la memoria e trasmettere ai giovani il senso di quanto avvenuto ad opera delle truppe di occupazione tedesche che uccisero 335 tra civili e militari italiani arrestati o già detenuti nel carcere romano di Regina Coeli. Fu "rappresaglia" crudele e indiscriminata "in mancanza dell' identificazione degli autori" di un sanguinoso attentato del giorno precedente a un camion pieno di soldati di un reparto delle forze d'occupazione tedesche, l'11ª Compagnia del III Battaglione del Polizeiregiment "Bozen", appartenente alla Ordnungspolizei (polizia d'ordine) e composto da reclute altoatesine, che transitava nella centralissima e stretta via Rasella appunto il 23 marzo alle 15,50.

"L'eccidio delle Fosse Ardeatine è stata una delle pagine più tragiche della storia del nostro Paese - ha dichiarato attraverso una nota il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico - un orrendo massacro che ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva. Il 24 marzo 1944 il comando tedesco, per rappresaglia contro un attentato partigiano in via Rasella del giorno precedente, ordinò la fucilazione di 10 italiani per ogni tedesco ucciso. Trecentotrentacinque persone inermi, trasportate alle Fosse Ardeatine dai tedeschi anche avvalendosi dell'assistenza delle forze di polizia fasciste, furono trucidate con un colpo di pistola alla nuca: un piano atroce che si fa persino fatica a immaginare. Tra le vittime vi erano detenuti politici, civili e militari, ebrei, semplici cittadini, appartenenti a tutti i ceti sociali, di ogni livello d'istruzione e di ogni fascia d'età".

"Custodire memoria, trasmettere ai giovani il senso di quanto avvenuto - sottolinea Fico - rappresenta un doveroso omaggio a quanti hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia di cui oggi beneficiamo. Ma rappresenta anche un monito nei confronti di coloro che non comprendono come l'errore più grande sia quello di considerare quanto accaduto settantacinque anni fa come una pagina dolorosa che riguardi soltanto il passato".

"Ci si appropria del senso del presente - prosegue il Presidente della Camera - solo attraverso la coscienza della propria storia. Quanto avvenne alle Fosse Ardeatine non fu soltanto conseguenza della guerra, ma fu, soprattutto, il frutto avvelenato dell'odio razziale e della negazione dell'altro. E' accaduto, può accadere di nuovo? Si chiedeva Primo Levi. Domandiamocelo anche noi per contribuire a definire i punti fermi ideali e comportamentali della comunità umana che deve saper reagire con fermezza ad ogni segnale di intolleranza e di discriminazione, coltivando sempre e ad ogni costo le ragioni della solidarietà, della giustizia e della democrazia".
Condividi
```