(Teleborsa) - Tranquillizza i mercati il Presidente della BCE che, durante una conferenza, afferma l'aspettativa di una graduale crescita dell'Eurozona vicino al suo ritmo potenziale. Il numero uno della banca centrale europea non esclude anche la presenza di ipotetici rischi legati ad essa e, seppur visti al ribasso, afferma il mantenimento di una politica accomodante da parte di Francoforte.
Grazie a queste rassicurazioni si distingue la performance positiva mostrata Piazza Affari mentre chiude all'insegna della prudenza il bilancio nel Vecchio Continente. Wall Street, intanto, prosegue gli scambi in rosso, con lo
S&P-500 che arretra dello 0,72%.
Prevale la cautela sull'
Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,16%. Prevale la cautela sull'
oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,35%. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 59,45 dollari per barile.
Lieve peggioramento dello
spread, che sale a +252 punti base, con un aumento di 4 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 2,44%.
Tra gli indici di Eurolandia piccoli passi in avanti per
Francoforte, che segna un incremento marginale dello 0,64%, senza spunti
Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, e buoni spunti su
Parigi, che mostra un ampio vantaggio dello 0,89%.
Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il
FTSE MIB, che termina a 21.194 punti, mentre, al contrario, chiude la giornata senza infamia e senza lode il
FTSE Italia All-Share, che rimane a 23.194 punti. Sui livelli della vigilia il
FTSE Italia Mid Cap (-0,1%), come il FTSE Italia Star (-0,1%).
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 1,9 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,06 miliardi della vigilia; mentre i contratti si sono attestati a 208.329, rispetto ai 239.830 precedenti.
Tra i 222 titoli trattati, 85 hanno chiuso in flessione, mentre 118 azioni hanno terminato la seduta di oggi in progresso. Stabili le restanti 19 azioni.
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti
bancario (+1,59%),
costruzioni (+1,31%) e
automotive (+1,20%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti
tecnologia (-5,47%),
materie prime (-1,70%) e
alimentare (-1,19%).
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
Unicredit (+2,74%),
Banco BPM (+2,65%),
Fiat Chrysler (+2,61%) e
Mediobanca (+2,06%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
STMicroelectronics, che ha terminato le contrattazioni a -6,54%.
Affonda
Amplifon, con un ribasso del 2,01%.
Scivola
Tenaris, con un netto svantaggio dell'1,71%.
In rosso
Leonardo, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,27%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Gima TT (+5,62%),
Carel Industries (+4,56%),
Falck Renewables (+2,73%) e
Cementir (+2,60%). I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
doBank, che ha archiviato la seduta a -2,66%.
Crolla
Brunello Cucinelli, con una flessione del 2,42%.
Vendite a piene mani su
Inwit, che soffre un decremento del 2,34%.
Pessima performance per
Cerved Group, che registra un ribasso del 2,22%.