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Antitrust, multa da un milione di euro a Optima italia

Sanzionata la società a causa di pratiche commerciali scorrette

Economia
Antitrust, multa da un milione di euro a Optima italia
(Teleborsa) - Non si arresta il lavoro di vigilanza dell'Antitrust europeo, pronto a sanzionare chiunque si discosti dalle normative comunitarie. Questa volta a finire sotto la lente di ingrandimento della Vestager è Optima Italia, la quale viene multata per "pratica commerciale scorretta sull'offerta VitaMia" ( adesso rinominata Tutto-in Uno).

La società italiana, a causa dell'istruttoria avviata dall'Authority nella quale è stata coinvolta, dovrà sborsare ben un milione di euro e pubblicare sul sito aziendale una dichiarazione di rettifica.

Nel dettaglio Optima italia, è stata sanzionata per aver ingannato i consumatori nell'offerta commerciale multiservizi per la fornitura del gas, energia, telefonia fissa e mobile e internet definita "flat" (a tariffa fissa)," nella misura in cui - afferma l'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato- da un lato, enfatizzava in modo suggestivo la stabilità della spesa mensile e l'invarianza del canone fisso, mentre dall'altro lato ometteva tout court di indicare le effettive condizioni limitative della proposta (quali la presenza di un vincolo di durata minima annuale, la perdita dei consumi risparmiati di valore superiore a quello del bonus iniziale, l'esistenza di un conguaglio a fine dell'anno contrattuale e le tariffe applicate in tale sede per la fatturazione dei consumi extra-soglia), fosse idonea a indurre gravemente in errore i consumatori circa la reale natura dell'offerta pubblicizzata e, nello specifico, l'esistenza di una spesa fissa mensile, priva di ulteriori costi, parametrata sulle esigenze di fornitura del singolo consumatore".

In parole povere, la condotta scorretta della società consisteva nell'applicare, ad una molteplicità di consumatori, una fatturazione a conguaglio che li esponeva all'esborso, in un'univa soluzione e a fine anno contrattuale, di importi rilevanti e di difficile riconoscibilità a causa dell'applicazione di tariffe personalizzate e dati di consumo non sempre effettivi e realmente aggiornati.




(Foto: © Paul Grecaud/123RF)
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