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Inps, Tridico: "Quota 100 è sostenibile"

Il neo presidente difende il provvedimento del governo e il reddito di cittadinanza criticati dall'Ocse: "La mia Inps sarà bella e generosa"

Economia
Inps, Tridico: "Quota 100 è sostenibile"
(Teleborsa) - La nuova Inps di Pasquale Tridico avrà la "faccia bella" e sarà "dal cuore generoso" e non si impegnerà solo a "perseguire furbetti e falsi invalidi". A dirlo è lo stesso neo presidente in una delle sue prime uscite pubbliche a margine di un convengo Inps sulla tutela assistenziale dei minori.

"Forte con i forti e generosa con i deboli: è questo lo slogan che accompagnerà il mio mandato", ha dichiarato Tridico che ha specificato che essere "generosi con i deboli" deriva dal fatto che "la faccia dell'Inps è buona" ed è per questo che ha scelto il convegno sui minori, perché "è giusto partire dai minori, dai più deboli".

Tridico ha poi difeso i due provvedimenti chiave del governo, reddito di cittadinanza e quota 100, entrambi fortemente criticati dall'Ocse. "Io credo che quota 100 sia uno scivolo temporaneo che dura tre anni assolutamente sostenibile", ha commentato il neo presidente Inps. "Nelle precedenti riforme era stata ingessata l'uscita di persone anziane che avevano avuto una vita lavorativa difficile, erano rimasti intrappolati in regole troppo rigide", ha ribadito, sottolineando che si tratta di una "misura temporanea che dura tre anni".

Secondo Tridico, il reddito di cittadinanza non sarebbe stato bocciato dall'Ocse. "Ero presente al discorso di Gurria. Ho sentito il segretario generale mostrare apprezzamento per una misura che mancava in Italia. Non è vero che è troppo alto, sono troppo bassi i salari in Italia e questo lo dice anche l'Ocse", ha dichiarato, ricordando che "la domanda si può fare sempre, perché il reddito di cittadinanza è una misura strutturale".

Infine, un passaggio sulla stabilizzazione dei medici precari che lavorano all'Inps. "Ho già avviato un dialogo per la risoluzione di questo problema" e per la "scarsità dei medici Inps. Dobbiamo rinforzare questo numero. Negli anni '80 erano 1.400, oggi sono solo 453" con un ammontare di prestazioni per 50 miliardi, ha precisato in occasione del convegno lla presenza del ministro della Salute, Giulia Grillo.

Anche la ministra si è detta d'accordo "sul trovare una soluzione con i sindacati dei medici per la risoluzione del problema". "Serve una soluzione a un problema annoso che è la stabilità dei medici - ha aggiunto Tridico - se oggi si fermassero non potremmo dare assistenza medica né pensionistica".
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