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Porti, Sindacati preoccupati per assenza dialogo con Governo

Distanze incolmabili da far venir meno le condizioni minime per la prosecuzione di un negoziato che riguarda un settore di vitale importanza per Paese

Economia, Trasporti
Porti, Sindacati preoccupati per assenza dialogo con Governo
(Teleborsa) - "Il Governo tende a trascurare l’esigenza e l’opportunità, attraverso un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali, di valorizzare il lavoro come patrimonio collettivo di un asset, così importante per lo sviluppo del Paese, come quello portuale". Lo sostengono insieme Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che sottolineano la preoccupazione "per come si sta affrontando un settore di vitale importanza per l’Italia nello scacchiere internazionale della movimentazione delle merci".

"Sarebbe corretto, in ottemperanza della normativa vigente, oltre al rispetto delle prerogative definite dal contratto collettivo – spiegano le tre organizzazioni sindacali – che il Ministro Toninelli ci relazionasse sull’operazione al porto di Gioia Tauro tra Contship e Til sulle quote azionarie di Mct, dai contenuti finanziari immensi, che potrebbe avere effetti sul resto della portualità italiana. Non vi è traccia di atti sul reale piano industriale, conseguente al nuovo assetto societario di Gioia Tauro né di come si è provveduto a verificare le intenzioni sul mantenimento degli impegni della Contship Italia che, come realtà imprenditoriale terminalista, è presente in altri quattro porti italiani, su due dei quali, Cagliari e La Spezia, ci sono forti preoccupazioni sullo sviluppo e sulla tenuta occupazionale. E non si ritenuto opportuno di riferire alle parti sociali neanche sui contenuti e i riflessi sui porti italiani del memorandum con la Cina".

Secondo le tre organizzazioni sindacali, infine, si è in presenza di "un modo di agire che continua, purtroppo, a giustificare mancati controlli e interventi del Ministero vigilante sull’inerzia delle Autorità di Sistema Portuale, sempre meno soggetti terzi e contro le quali abbiamo già effettuato lo sciopero nazionale lo scorso 11 maggio. Il perdurare di questa condizione è una inaccettabile eventualità da scongiurare che continueremo a contrastare con determinazione".

Una seconda nota congiunta diffusa dai tre sindacati nel tardo pomeriggio sottolinea ancora una volta "le profonde distanze tra le posizioni del sindacato e delle controparti datoriali" in merito al confronto sul rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori dei porti, scaduto il 31 dicembre 2018. "Le distanze – si legge nella nota – sono così incolmabili da far venir meno le condizioni minime per la prosecuzione del negoziato. Saranno così tempestivamente decise le iniziative di mobilitazione unitaria da mettere in campo".
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