Facebook Pixel
Milano 26-apr
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 26-apr
17.718,3 +1,65%
Dow Jones 26-apr
38.239,66 +0,40%
Londra 26-apr
8.139,83 +0,75%
Francoforte 26-apr
18.161,01 +1,36%

Gran Sasso, Confindustria: "No alla chiusura, danni incalcolabili"

Podda: " Abruzzo già colpita da sisma, rischia l'isolamento". Domani riunione al MIT per evitare la chiusura

Economia
Gran Sasso, Confindustria: "No alla chiusura, danni incalcolabili"
(Teleborsa) - "Un danno enorme per tutte le imprese dell'Abruzzo interno. Un provvedimento che metterebbe in ginocchio le aziende aquilane, già gravate dalle difficoltà di una ripresa post-sisma che fatica a decollare".

È il commento di Confindustria all'ipotesi di chiusura del tunnel del Gran Sasso il prossimo 19 maggio che sta mettendo in allarme non solo la politica ma anche il sistema produttivo.

In una nota, l'associazione degli industriali ha chiarito di opporsi "fermamente alla paventata chiusura del traforo del Gran Sasso, annunciata da Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25".

Per il presidente di Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno, Riccardo Podda, "rendere operativa la decisione significherebbe tagliare a metà l'Abruzzo, con risvolti pesantissimi per il sistema imprenditoriale locale isolando di fatto un territorio già duramente colpito dal terremoto, che sta lavorando affannosamente per ritrovare un'identità economica e necessita di collegamenti rapidi e certi".

Podda ha ricordato che "verrebbe meno la garanzia del transito lungo la direttrice Tirreno-Adriatica, con problemi legati alla logistica e al trasporto delle merci, senza considerare il blocco delle attività dei Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso".

Per questo, Confindustria invita il concessionario "a rivedere immediatamente la sua posizione", richiamando Strada dei Parchi "alle proprie responsabilità. Non è possibile interrompere un servizio necessario per collegare due aree dell'Abruzzo interno come L'Aquila e Teramo, gravate dalla crisi e dalle difficoltà di aver subìto una catastrofe come il sisma, che ha inevitabilmente condizionato l'andamento di sviluppo e ripresa dei due versanti del Gran Sasso. Chiediamo al Governo e a tutti gli attori interessati - conclude Podda - di assumere una posizione forte e netta per evitare una chiusura che si trasformerebbe in un cataclisma economico per la nostra regione, in particolare per l'Aquilano".

Nel frattempo, anche la politica nazionale si sta muovendo. È previsto domani l'incontro al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con i vertici della concessionaria Strada dei Parchi, che ha deciso la chiusura del tunnel, Regione, Provincia e alcuni sindaci.

L'obiettivo è di lasciare aperto il tunnel: vista l'imminenza del 19 maggio, dal ministero si starebbe lavorando per l'arrivo di un commissario ad hoc, con un emendamento nello Sblocca Cantieri, che dovrebbe essere nominato a valle dell'approvazione del provvedimento, verso metà giugno.
Condividi
```