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Aeroporto Toscana al TAR: "Non esiste una Legge che preveda ciò che il Giudice ha stabilito"

Secondo l'azienda "la sentenza non affronta profili giuridici ma entra nel merito dei dettagli tecnici sovvertendo il giudizio dei tecnici istituzionali all'uopo preposti"

Finanza, Trasporti
Aeroporto Toscana al TAR: "Non esiste una Legge che preveda ciò che il Giudice ha stabilito"
(Teleborsa) - Arriva la risposta di Toscana Aeroporti alla sentenza del TAR della regione Toscana. Quest'ultimo ha infatti accolto i ricorsi presentati dai comitati e dai "Comuni della Piana" annullando il Decreto legge relativo all'approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale per la nuova pista dell'aeroporto di Firenze.
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La società, in una nota, commenta la decisiine affermando "appare chiaro come purtroppo sia impossibile realizzare opere infrastrutturali in Italia in quanto il Giudice ha completamente rovesciato la valutazione data dalla commissione nazionale ministeriale di esperti, condivisa e avvallata dai ministeri competenti di tre governi diversi (Renzi, Gentiloni, Conte) circa l’idoneità della documentazione tecnica a dimostrare l’assenza di impatti negativi sull’ambiente".

Secondo il TAR, infatti, l'amministrazione avrebbe dovuto chiedere ulteriori approfondimenti laddove invece ha ritenuto l'istruttoria esaustiva e completa.
Il comunicato dell'azienda di Firenze continua dichiarando che "la sentenza non affronta profili giuridici ma entra nel merito dei dettagli tecnici sovvertendo il giudizio dei tecnici istituzionali all'uopo preposti. Appare, peraltro, quantomeno singolare che il Giudice, entrato nel merito dei dettagli progettuali, non si sia avvalso di un proprio consulente tecnico e che la sentenza sia stata deliberata lo stesso giorno dell'udienza. In pratica, in qualche ora il Collegio giudicante ha studiato, approfondito e valutato senza aver alcuna competenza tecnica in materia 146 elaborati progettuali e un totale di 399 elaborati tecnici e ambientali, la cui predisposizione e approvazione ha visto impegnati tecnici ministeriali e istituzionali qualificati e varie Università per oltre due anni e mezzo. Il Giudice censura, infine, che dell'Osservatorio ambientale, a cui sono state demandate le verifiche di ottemperanza alle prescrizioni, non abbia fatto parte alcun rappresentante dei Comuni avversi all'opera. Non esiste una Legge che preveda ciò che il Giudice ha stabilito".

La sentenza interrompe pertanto le procedure necessarie alla la realizzazione dell'intervento malgrado la favorevole conclusione della Conferenza dei Servizi.

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