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Altagamma, Illy: "Istruzione, gioco di squadra e Made in Italy alla base della crescita"

In occasione della Consulta Strategica della Fondazione riunita oggi a Montecitorio, il presidente di Altagamma ha affermanto la necessità di "combattere la deflazione" e "lavorare insieme, puntando su glocal e sostenibilità"

Economia
Altagamma, Illy: "Istruzione, gioco di squadra e Made in Italy alla base della crescita"
(Teleborsa) - "È necessario puntare sull'istruzione perché nei prossimi anni alle aziende manifatturiere e a quelle dei servizi tipici del Made in Italy, a cominciare da quelle di eccellenza, mancherà una parte consistente della forza lavoro qualificata che serve alla loro crescita. Le aziende di 5 diversi settori ricercheranno 236mila talenti, molti dei quali manifatturieri". A dirlo è Andrea Illy, Presidente di Altagamma, in occasione della Giornata Altagamma - I Talenti del Fare, in corso da questa mattina a Palazzo Montecitorio.

"Abbiamo un'economia a bassa inflazione e a bassa occupazione e l'imperativo è combattere con tutte le forze la deflazione che è il peggiore dei mali dell'economia" ha affermato Illy. Secondo il Presidente di Alatagamma "da tempo non c'è più margine per la crescita attraverso la globalizzazione e siamo entrati in questa fase molto fluida che tutti chiamano unicameralismo in cui i grandi protagonisti sono gli Stati Uniti e la Cina". "Gli unicameralismi – ha spiegato Illy – vedono una logica più locale e quindi le grandi marche globali sono sempre meno apprezzate. Per questo è necessario costruire il consumatore glocal e questo significa capire e interpretare la cultura dei popoli dei Paesi in cui andiamo a esportare".

Un altro tema evidenziato da Illy è la sostenibilità. "Per riuscire a raggiungere gli obiettivi della conferenza del clima di Parigi – ha affermato il Presidente di Altagamma – dobbiamo andare in carbon negative e si tratta di una sfida copernicana: se non riusciamo nella sfida della decarbonizzazione il mondo non sarà più abitabile. Viviamo in un'era in cui l'essere umano ha cambiato i connotati del mondo e, nella seconda fase di quest'era, dobbiamo riparare ai danni fatti". "Chi deve farlo? Chi deve creare questo nuovo mondo?", per Illy la risposta è "l'impresa in quanto unica creatrice di valore economico". "In Italia – secondo Illy – abbiamo un'opportunità in più per riuscirci perché l'unico modo di sostenere i prezzi in un'economia in deflazione è attraverso il valore immateriale del made in Italy". È in quest'ottica che Illy propone la figura dell' "imprendattore", imprenditore che si fa attore del cambiamento.

"Non vi chiedo di essere dei Don Chisciotte ma dei sognatori e di coltivare ogni giorno il vostro giardino perché in questo modo come disse Voltaire il mondo sarà più bello. E ricordatevi che laddove il fattore critico di successo è il saper fare l'Italia può essere competitiva" ha affermato il Presidente della Fondazione rivolgendosi agli imprenditori.

Fondamentale per illy è "fare squadra", unica strada per la crescita. "Ci sono ancora troppe aziende patronali – ha affermato Illy – bisogna crescere attraverso la finanza, è necessario fare un passo culturale e smetterla di essere troppo gelosi della propria azienda. La crescita si realizza attraverso le alleanze. Gli italiani hanno rinunciato alla crescita in diversi settori, le uniche operazioni degne di nota sono state Luxottica e Fca".

Per Illy "deve rafforzarsi la cultura del lavorare insieme soprattutto per quanto riguarda la ricerca" e, in quest'ottica, "Altagamma deve diventare un movimento e crescere come massa critica: dalle attuali alcune centinaia dobbiamo diventare diverse migliaia. È nei momenti difficili che si semina e questo è un tempo di semina, ci sono tutte le risorse e tutte le possibilità" ha concluso.



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