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BCE pronta a tagliare i tassi forse già a settembre

Visti i segnali negativi, l'Eurotower potrebbe decidere di far partire le mosse espansive fin dal prossimo direttivo, come anticipato da Draghi al forum di Sintra

Economia
BCE pronta a tagliare i tassi forse già a settembre
(Teleborsa) - Politica monetaria espansiva forse già da settembre per far fronte ai segnali negativi che vedono un'economia in frenata e molti dati in calo, a iniziare dal manifatturiero dell'area euro.

La BCE è pronta a mettere in campo le sue armi per salvaguardare la zona euro e alcune indicazioni potrebbero venire già oggi, in occasione della cena informale del Consiglio direttivo che precede la riunione operativa di venerdì.

In attesa della consueta conferenza stampa di Mario Draghi che si terrà alle 14:30, la terzultima prima del termine del suo mandato a ottobre, gli analisti sono concordi nell'indicare come settembre il periodo in cui potrebbero partire gli "ulteriori accorgimenti" di cui aveva già parlato al simposio delle banche centrali a Sintra in Portogallo.

Anche gli ultimi dati, come gli indici PMI, indicano il deterioramento dell'eurozona a causa della frenata del manifatturiero, tanto da segnalare la tendenza a stagnazione del PIL verso +0,1%.

In attesa dell'inizio dell'era di Christine Lagarde, chiamata a sostituire Draghi dal prossimo ottobre e comunque sostenitrice della continuità all'attuale politica di sostegno, la politica monetaria della BCE dovrebbe confermarsi espansiva già dal prossimo direttorio o comunque dare le prime indicazioni in tal senso per un prossimo taglio dei tassi.

Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, la Brexit, il Medio Oriente in fibrillazione e il peggior calo del manifatturiero nell'area euro da 5 anni a questa parte sono tutti dati che concorrono a frenare l'inflazione che, in base ai trattati europei, la Bce è tenuta a garantire con la stabilità dei prezzi nell'area euro e un caro vita medio vicino al 2%.

Secondo alcune indiscrezioni, l'Eurotower potrebbe anche rivedere l'obiettivo ufficiale di inflazione ma troverebbe l'opposizione di Draghi che più di una volta ha dichiarato di non volerlo fare per non intaccare la credibilità della stessa Banca Centrale.

Nelle prossime ore dovrebbero dunque arrivare le prime indicazioni sulle prossime mosse della BCE targata Draghi quando potrebbe ricomparire il termine "o più bassi" (or lower) nella frase sul futuro del costo del denaro al posto dell'attuale "Ci attendiamo ora che restino su livelli pari a quelli attuali almeno fino a tutta la prima metà del 2020".
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