(Teleborsa) - Chissà cosa starà pensando
Theresa May, la
vittima politica più illustre della
Brexit, ora che ha passato la
"palla" a
Boris Johnson, chiamato al difficile compito di decidere il
finale di quello che, nei mesi, è diventato un
vero e proprio psicodramma.
Una cosa è certa: il nuovo Premier britannico, ha varcato la soglia di
Downing Street con la
determinazione di trascinare
Londra fuori dalla UE il
31 ottobre senza se e senza ma. Almeno stando a quanto dichiarato a parole, nessun rinvio.
"Faremo un nuovo accordo e sarà un accordo migliore", aveva detto nel suo primo discorso da Premier, mandando un messaggio piuttosto chiaro dalle parti di Bruxelles.
La strada tracciata da Johnson è chiara:
"cercare un accordo" con l'UE sulla Brexit, ma
solo a condizione di poter rinegoziare l'intesa raggiunta da Buxelles con
Theresa May superando il
backstop sul confine irlandese. Qualora il
tentativo fallisse? Il Regno
"uscirà" comunque.
Lo ha ribadito un portavoce di Downing Street.
"Non ho date" di nuovi colloqui, ha detto, ma "le basi per discutere sono chiare:
l'accordo di recesso non passerà in Parlamento e va riaperto". Johnson "sarà energico nel cercare un (nuovo) deal,
ma se un deal non è possibile, noi usciremo". "Sembra aver preso deliberatamente la decisione di mettere la
Gran Bretagna in rotta di collisione con l'Unione Europea e con l'Irlanda in relazione ai negoziati sulla Brexit", ha commentato
Simon Coveney, vicepremier e ministro degli Esteri di Dublino, subito dopo le dichiarazioni del nuovo
Primo ministro.
Nel frattempo
, è arrivato
l'invito del Presidente francese Emmanuel Macron che aspetta il neo Premier a Parigi per affrontare la questione Brexit. Lo riferiscono fonti
dell'Eliseo, precisando che i due si vedranno nelle "prossime settimane", "nel rispetto delle esigenze dell'Unione europea". Secondo le stesse fonti,
Macron e Johnson si sono parlati per
telefono, dopo la nomina a Downing Street.