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TIM e Vodafone siglano accordo per condivisione rete mobile

Nasce la più grande Towerco in Italia. L'operazione coinvolge le torri di INWIT e quelle di Vodafone e favorirà lo sviluppo più rapido del 5G

Economia, Finanza
TIM e Vodafone siglano accordo per condivisione rete mobile
(Teleborsa) - Accordo fatto fra TIM e Vodafone riguardo alla condivisione delle infrastrutture di rete per lo sviluppo del 5G. L'accordo che coinvolge ora anche le infrastrutture attive oltre a quelle passive oggetto di precedente accordo, concerne la condivisione delle torri e dunque coinvolge anche INWIT, la controllata che gestisce le torri TIM.



TIM e Vodafone svilupperanno congiuntamente l’infrastruttura 5G per una più efficiente implementazione della nuova tecnologia su un’area geografica più ampia e ad un costo inferiore. Questa operazione consentirà di ridurre sensibilmente il gap di sviluppo tecnologico tra i grandi centri urbani e le aree rurali del Paese e permetterà di accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative per le imprese. Le due società individueranno le migliori modalità tecniche e commerciali per l’installazione congiunta dei propri apparati attivi 5G con esclusione delle grandi città, assicurando una più ampia e capillare diffusione della nuova tecnologia sul territorio nazionale. TIM e Vodafone condivideranno anche gli apparati attivi delle rispettive reti 4G esistenti, per supportare la condivisione attiva della rete 5G. Inoltre, le due società adegueranno le rispettive reti di trasmissione mobile, attraverso l’utilizzo di cavi in fibra ottica a più alta capacità ("Fiber-to-the-Site" o "backhauling").

Entrambe le società manterranno una gestione separata della propria dotazione di frequenze e il controllo della qualità e funzionalità della propria rete, garantendo la flessibilità necessaria per innovare e competere sul mercato per soddisfare i bisogni dei rispettivi clienti.

"Questo accordo consente di accelerare la strategia di sviluppo del 5G a beneficio dei nostri clienti e dell’intera comunità", ha affermato l'Ad di Vodafone, Aldo Bisio, ricordando che si tratta di una "una infrastruttura chiave per la modernizzazione del Paese". "Il modello di condivisione - ha aggiunto - valorizza i vantaggi del 5G e allo stesso tempo riduce l'impatto sull'ambiente e i costi di implementazione, consentendo maggiori investimenti in servizi per i clienti".

Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM, ha affermato che questa operazione "permetterà di accelerare ulteriormente l’introduzione del 5G, che già vede l’Italia tra gli Stati più avanzati nella sperimentazione di questa nuova tecnologia". "Grazie a quella che da oggi diventa la prima Tower Company italiana - ha sottolineato - saremo in grado di offrire alle famiglie e alle imprese un accesso privilegiato alla rivoluzione tecnologica appena iniziata. INWIT supporterà così lo sviluppo economico e industriale del Paese che sarà in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla nuova economia digitale".


LE SINERGIE GENERATE

Per Vodafone l’accordo comporterà sinergie per oltre 800 milioni di euro, oltre ai benefici indiretti derivanti dalle sinergie di INWIT. Vodafone riceverà ANCHE un corrispettivo di 2.140 milioni di euro e si aspetta di ricevere proventi incrementali nel tempo pari a oltre 1 miliardo di euro che intenderà utilizzare per ridurre il debito.

Per TIM l’effetto finanziario delle sinergie attese sarà dell’ordine di oltre 800 milioni di euro che si aggiungono alle sinergie stimate per la nuova INWIT in termini di miglioramento dell’Ebitda per 200 milioni di euro l’anno entro il 2026 grazie a sinergie, attività contrattualizzate e nuove opportunità mentre l’effetto di deleverage sull’indebitamento è atteso nel tempo in diminuzione di oltre 1,4 miliardi di euro.


LA STRUTTURA DELL'OPERAZIONE

L’accordo implica un’operazione societaria articolata in più fasi, finalizzata al consolidamento delle infrastrutture passive di rete di Vodafone in INWIT che diventerà così la più grande Towerco italiana con un portafoglio di oltre 22.000 torri distribuite sull’intero territorio nazionale, e la seconda a livello europeo.

Vodafone farà confluire la propria infrastruttura passiva di rete in una newco che successivamente sarà incorporata in INWIT. Prima della fusione, INWIT acquisterà una quota della nuova società in modo che le azioni che Vodafone riceverà con la fusione portino Vodafone e TIM ad avere la stessa partecipazione del 37,5% nel capitale di INWIT e pari diritti di governance, controllando congiuntamente INWIT mediante la stipula di un patto parasociale.

Le parti sottoscriveranno un accordo di lock-up triennale delle rispettive partecipazioni e valuteranno una riduzione della loro partecipazione sino al 25% ciascuna.

L’operazione è soggetta all'approvazione in assemblea da parte degli azionisti di minoranza di INWIT (c.d. procedura di "white wash") e dunque non prevede offerta pubblica di acquisto sulle azioni di INWIT.

Advisor dell’operazione sono stati Banca IMI, Bank of America Merrill Lynch e Goldman Sachs in qualità di consulenti finanziari di TIM; Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners in qualità di consulente legale di TIM; UBS in qualità di consulente finanziario di Vodafone e NCTM di consulente legale di Vodafone.
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