Facebook Pixel
Milano 17:35
34.750,35 -0,03%
Nasdaq 17:45
18.253,61 -0,15%
Dow Jones 17:45
39.760,33 0,00%
Londra 17:35
7.952,62 +0,26%
Francoforte 17:35
18.492,49 +0,08%

Le banche centrali accelerano su taglio tassi "aggressivo"

Tre istituzioni dell'Asia Pacifico hanno sorpreso gli analisti per stimolare la crescita

Economia
Le banche centrali accelerano su taglio tassi "aggressivo"
(Teleborsa) - India, Thailandia e Nuova Zelanda hanno tagliato i tassi di interesse allo scopo di stimolare la crescita, seguendo l'allentamento monetario deciso dalla Federal Reserve, a fine luglio. Superando in alcuni casi anche le aspettative degli analisti.



Le mosse delle istituzioni mostrano l'intenzione di voler affrontare il rallentamento della crescita e l'incertezza economica, con uno sguardo rivolto in particolare alla guerra commerciale USA-Cina.

La Nuova Zelanda e l'India hanno deciso per un costo del denaro superiore alle attese del mercato, mentre la riduzione di 25 punti della Thailandia è stata una sorpresa per tutti.

Nel dettaglio, il Comitato di politica monetaria della Reserve Bank of India, composto da sei membri e guidato dal Governatore Shaktikanta Das, ha abbassato i tassi di 35 punti base al 5,4%, portando il costo del denaro al livello più basso in nove anni. Si tratta di un taglio maggiore di quanto molti analisti avevano previsto. Durante la conferenza stampa, il banchiere ha spiegato che per i funzionari una riduzione di 50 punti base era "troppo" e di 25 pb "non era sufficiente". 35 punti era un "livello equilibrato" nell'attuale contesto.

La Bank of Thailand ha sorpreso gli analisti con un taglio all'1,5% dall'1,75% precedente, con effetto immediato. Cinque membri su sette del Comitato di politica monetaria hanno votato per ridurre il tasso di 0,25 punti, mentre gli altri due hanno votato per mantenerlo stabile.

La Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il tasso ufficiale di 50 punti base a un minimo record dell'1% il doppio delle aspettative. nei giorni scorsi, la banca centrale australiana ha mantenuto i tassi d'interesse al minimo storico, dopo aver ridotto per ben due volte il costo del denaro nelle riunioni di giugno e luglio, portando il tasso all'1%.
Condividi
```