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Governo, il CdM delibera il Golden Power per le reti 5G

Il ministro Patuelli chiede poteri speciali per vigilare sulle operazioni di Tim, Vodafone, Fastweb e Linkem: impugnata legge del FVG per "disposizioni discriminatorie"

Economia, Politica
Governo, il CdM delibera il Golden Power per le reti 5G
(Teleborsa) - Primo Consiglio dei Ministri per il governo Conte bis e prime decisioni per il nuovo esecutivo. Uno dei primissimi temi è stato quello delle reti 5G, definite uno degli "osservati speciali" del Governo.

Su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, l'esecutivo ha deliberato di esercitare i poteri speciali, il cosiddetto Golden Power, su altre quattro operazioni che coinvolgono Tim, Vodafone, Fastweb e Linkem dopo aver messo sotto osservazione a giugno gli accordi di Fastweb con Samsung.

In particolare per Linkem e Vodafone l'attenzione è puntata sugli accordi per l'acquisto di beni e servizi per la realizzazione e la gestione di reti 5G; per Tim è relativa agli accordi conclusi prima del 26 marzo su apparati e sistemi di comunicazione rispetto ai quali la tecnologia 5G può essere considerata una naturale evoluzione; per Fastweb circa l'acquisto dalla cinese ZTE Corporation degli apparati relativi alle componenti radio per la realizzazione dell'ultima tratta della rete 5G FWA.

Inoltre è stato deliberato "l'esercizio dei poteri speciali, con prescrizioni, in relazione all'informativa notificata da Wind Tre circa gli accordi stipulati con Huawei".

Il CdM, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha poi deliberato di impugnare una legge del Friuli Venezia Giulia, la legge n. 9 del 08/07/2019 ("Disposizioni multisettoriali per esigenze urgenti del territorio regionale"), in quanto "numerose disposizioni sono risultate eccedere dalle competenze Statutarie della Regione". Tra le motivazioni si legge che "talune disposizioni in materia di immigrazione appaiono discriminatorie".

In apertura dei lavori, il premier Giuseppe Conte ha tenuto un discorso in cui ha chiesto cessare "conflittualità" e "sgrammaticature istituzionali", chiedendo da subito di lavorare nel segno della "leale collaborazione" e invitando i ministri a essere sobri nelle parole e operosi nelle azioni.
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