(Teleborsa) - Resta aperto il capitolo Brexit e le possibili elezioni in Gran Bretagna. Nonostante la cocente
sconfitta in Parlamento sulla mozione anti-no deal, che implicava un no a elezioni anticipate, e le successive dimissioni del Ministro del lavoro Amber Rudd, il Premier
Boris Johnson guadagna consensi in vista di
possibili elezioni, che non è chiaro se e quando ci saranno.
Un sondaggio di
YouGov, la principale agenzia di sondaggi del Regno Unito, dà il Primo Ministro conservatore avanti di diversi punti rispetto al Labour Party di Jeremy Corbyn, che arretra. I
Tory sono indicati al 35%, avanti di 14 punti sul
Labour che scende al 21%. Terzo posto per il partito filo europeo
LibDem al 19%, mentre il Brexit Party di
Farange si attesta al 12%, ma potrebbe far fronte con i Conservatori per portare avanti una Brexit "hard" (dura o senza accordo).
Un sondaggio che non si allontana molto dai risultati di un altro realizzato dall'istituto
Opinum per il Guardian, che dava i
Conservatori al 35%, ma con una maggioranza più ristretta rispetto al
Labour che era indicato al 25%. Più indietro i LiberalDemocratici e Farange.
Frattanto, al
ministero del Lavoro è stata nominata
Therese Coffey, già ministro dell'ambiente nel governo May.
Quanto alle
trattative con l'UE, il portavoce di Johnson avrebbe confermato che la
priorità per l'attuale premier è portare a casa un
accordo rinegoziato al prossimo vertice europeo, che si terrà il 17 e 18 ottobre, mentre sembra
esclusa la possibilità che chieda un
nuovo rinvio della Brexit, per ora fissata al 31 ottobre 2019.