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Boccia (Confindustria): "Cambiano i governi ma nodi restano"

Per il numero uno degli industriali la nomina di Gentiloni a Commissario UE è un gol del governo: "Grande opportunità per l'Italia"

Economia, Politica
Boccia (Confindustria): "Cambiano i governi ma nodi restano"
(Teleborsa) - "Cambiano i governi, ma restano i nodi di sviluppo del Paese". Con queste parole, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha esortato il nuovo esecutivo ad agire per la crescita, parlando nel corso di un'iniziativa organizzata a Napoli dall'Unione degli industriali partenopei.

Per il numero uno degli industriali occorre "affrontare questi nodi, abbiamo la Germania in recessione e calo di ordini nelle industrie del Nord, oltre a un Sud di fatto in recessione. Occorre reagire, è evidente che i mercati sono calmierati dalla vocazione europeista del nuovo governo, ma questo non basta nel medio e lungo termine. Occorrono politiche coerenti in termine di crescita e sviluppo affrontando le tre grandi questioni che abbiamo ossia debito, deficit e crescita". Per il leader di Confindustria serve, dunque, "meno debito pubblico, meno deficit e più crescita".

Una grande opportunità è anche la nomina di Paolo Gentiloni a Commissario UE agli Affari Economici, definito un "gol" del governo. "Dobbiamo essere protagonisti di una grande stagione riformista europea, ha esortato Boccia. "Non dovremmo più chiedere deficit straordinario per incrementare il debito pubblico del Paese, ma una grande dotazione infrastrutturale transnazionale europea eventualmente finanziabile con eurobond".

"Il fatto che l'Italia abbia un commissario con una delega di altissimo profilo è un segnale positivo chiaramente per il Paese che ci permette di giocare un ruolo determinante nelle politiche europee del futuro con questa nuova commissione", ha specificato Boccia.

In conclusione, Boccia ha ricordato che è solo "attraverso il lavoro che si realizzano i fondamentali della coesione del Paese. Per questo - ha concluso - abbiamo chiesto un intervento organico di politica economica che abbia un grande obiettivo, quello dell'incremento dell'occupazione".
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