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ASviS, occorre legge annuale sviluppo sostenibile e piano occupazione giovani

E' quanto emerso dall'Associazione in occasione della Presentazione del Rapporto 2019. Presidente Stefanini: "Subito azioni concrete"

Economia, Sostenibilità
ASviS, occorre legge annuale sviluppo sostenibile e piano occupazione giovani
(Teleborsa) - In Italia serve un piano nazionale per l'occupazione giovanile, definito da una task force trasversale ed inteministeriale, ed una Legge annuale per lo sviluppo sostenibile, già a partire da questa Legge di Bilancio.



L'ASviS, associazione nata per la sensibilizzazione sul tema dello sviluppo sostenibile, in occasione della presentazione del suo Rapporto annuale sullo Sviluppo Sostenibile, sollecita così il governo a prendere una posizione chiara su tematiche che non possono più essere oggetto di rinvio ed impegnare i singoli Ministri, per le rispettive competenze, ad attuare l'Agenda 2030 così come ha fatto la Commissione europea.

"L'Italia deve prepararsi adeguatamente, così da poter beneficiare delle risorse che la UE investirà nella direzione della sostenibilità", ha sottolineato il portavoce dell'Asvis Enrico Giovannini, ricordando che la nuova Commissione europea ha intende mettere l'Agenda 2030 al centro della propria azione.

Il Presidente Pierluigi Stefanini, pur riconoscendo a questo governo l'aver posto la sostenibilità nella sua agenda politica, chiede "azioni concrete", anche perché l'Italia è ancora in ritardo su 21 dei 169 target previsti dall'Agenda 2030.

Fra le proposte avanzate dall'ASviS c'è la rendicontazione non finanziaria obbligatoria per le imprese, il rafforzamento della cabina di regia "Benessere Italia" costituita a Palazzo Chigi, la creazione di un Consiglio di alto livello per le politiche di genere, un nuovo Piano agricolo coerente con la PAC, strumenti di carbon pricing come la carbon tax ed una revisione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) che consenta di tagliare le emissioni di gas serra al 55% al 2030. Un cenno anche al Reddito di Cittadinanza che andrebbe monitorato e migliorato, rendendo stabili percorsi di accompagnamento al lavoro, di istruzione e formazione. Necessaria anche una riforma fiscale basata su criteri di progressività che riequilibri le disuguaglianze.


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