(Teleborsa) - Dal 2013 al 2018, grazie alle garanzie del
Fondo per la Prevenzione dell'usura, lo Stato è riuscito a facilitare
l'erogazione di prestiti a piccole e medie imprese ad elevato rischio finanziario e a cittadini e famiglie in difficoltà per un importo complessivo pari a circa
470 milioni di euro. E' quanto emerge dal primo rapporto su
l "Fondo per la prevenzione del fenomeno dell`usura" presentato al ministero dell`Economia e delle Finanze.
Il Fondo garantisce in media oltre
2.500 finanziamenti all'anno, con un discreto tasso di restituzione delle somme, considerando
che il rapporto tra prestiti concessi dagli istituti di credito e garanzie escusse ha registrato negli ultimi anni una dinamica decrescente, attestandosi nel 2018 intorno al 20%. Ad oggi sono attivi
203 enti di gestione del Fondo, di cui 160 Confidi e 43 Associazioni e Fondazioni, presenti in tutte le Regioni d'Italia.
Il Fondo,
operativo già dal 1998, viene ogni anno alimentato, secondo un circolo virtuoso, dai proventi delle sanzioni amministrative antiriciclaggio e utilizzato per facilitare, tramite la concessione di garanzie, l`accesso al credito. I contributi del Fondo, attraverso l`opera degli Enti beneficiari, ovvero Confidi, Fondazioni e Associazioni, riescono ad arrivare capillarmente sul territorio, permettendo di
sottrarre ai circuiti illegali del credito diversi soggetti: in particolare imprese,
cittadini e famiglie in temporanea difficoltà economica e quindi a rischio usura.Dai dati analizzati nel rapporto emerge che il
Fondo ha una significativa capacità di attivare il circuito del credito. Ad esempio, nel 2018, a fronte delle garanzie concesse, gli istituti di credito hanno concesso prestiti per un valore quasi tre volte superiore al valore delle garanzie. Il taglio medio dei prestiti concessi nel
2018 è stato di circa 47.000 euro per le PMI e di 23.000 euro per i cittadini, e in alcuni casi sono stati concessi anche
micro prestiti di poche migliaia di euro.