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GEDI, CIR: offerta Carlo De Benedetti "irricevibile"

Venerdì 11 ottobre 2019, l'ingegnere 84enne, tramite Romed S.p.A., ha presentato un'offerta di acquisto in denaro per il 29,9% del gruppo editoriale romano che edita Repubblica, La Stampa, SecoloXIX al prezzo di chiusura di giovedì, pari a 0,25 ad azione

Finanza
GEDI, CIR: offerta Carlo De Benedetti "irricevibile"
(Teleborsa) - CIR respinge l'offerta "non sollecitata né concordata" di Carlo De Benedetti sul 29,9% di GEDI. Venerdì 11 ottobre 2019, l'ingegnere 84enne, tramite Romed S.p.A., ha presentato un'offerta di acquisto in denaro per il 29,9% del gruppo editoriale romano che edita Repubblica, La Stampa, SecoloXIX al prezzo di chiusura di giovedì, pari a 0,25 ad azione, per un controvalore di poco superiore ai 38 milioni di euro.

"Questa mia iniziativa è volta a rilanciare il Gruppo al quale sono stato associato per lunga parte della mia vita", ha motivato Carlo De Benedetti deciso a risollevare le sorti dell'azienda affidata 10 anni fa ai figli Marco, Edoardo e Rodolfo.

Ma CIR rifiuta, affermando di "ritenere detta offerta manifestamente irricevibile in quanto del tutto inadeguata a riconoscere a CIR S.p.A. e a tutti gli azionisti il reale valore della partecipazione e ad assicurare prospettive sostenibili di lungo termine a GEDI S.p.A., aspetto sul quale CIR S.p.A. è da sempre impegnata".

"Sono profondamente amareggiato e sconcertato dall'iniziativa non sollecitata né concordata presa da mio padre e il cui unico risultato consiste nel creare un'inutile distrazione, della quale certo non si sentiva il bisogno", ha dichiarato all'Ansa Rodolfo De Benedetti, presidente di CIR.



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