(Teleborsa) -
Debito pubblico in diminuzione ad agosto a 2.462,6 miliardi di euro, in calo di 3,3 miliardi rispetto al mese precedente. E' quanto emerge dagli ultimi dati della Banca d'Italia su fabbisogno e debito, che tiene conto della revisione al rialzo dello stock del debito, effettuato lo scorso 23 settembre, per tener conto delle nuove regole di Eurostat, l'ufficio statistico europeo.
La riduzione è da attribuire alle
disponibilità liquide del Tesoro (-5,3 miliardi), che hanno
più che compensato il fabbisogno (+2,3 miliardi). Gli scarti e i premi all'emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente ridotto il debito di 0,4 miliardi.
Guardando alla ripartizione per settori, il debito delle
Amministrazioni centrali è diminuito di 3,2 miliardi e quello delle
Amministrazioni locali di 0,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
Anche le
entrate tributarie si sono ridotte ad agosto (-5,3%), attestandosi a 41,4 miliardi (-2,3 miliardi rispetto allo stesso mese del 2018).
Nei primi otto mesi, le entrate tributarie sono calate dell'1,1% a 277,2 miliardi (-3 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Il calo però è dovuto alla
proroga all'autunno delle scadenze per i
versamenti in autoliquidazione dei contribuenti soggetti agli
ISA.