(Teleborsa) - Inizia decisamente in salita la settimana del
Governo giallorosso con la
doccia gelata dell'annuncio del ritiro
dall'ex Ilva di Taranto di ArcelorMittal. Il nodo da sciogliere è lo
scudo penale, senza il quale, sostiene il colosso siderurgico angloindiano,
"non è possibile attuare il nostro piano ambientale". "Il Governo non consentirà la chiusura dell'Ilva" ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico
Patuanelli al termine del vertice convocato d'urgenza nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 4 novembre, a
Palazzo Chigi, aggiungendo che
"non esiste diritto di recesso".
E che lo
scudo legale reclamato da ArcelorMittal
"è la foglia di fico". CONTE CONVOCA VERTICI AZIENDA - "
Domani (oggi martedì 5 novembre, ndr)
abbiamo convocato l'azienda - ha anticipato il
Premier Conte secondo fonti sindacali - chiariremo bene la nostra posizione. Il Governo vuole confrontarsi con l'azienda, ma
riteniamo che non ci sia alcun motivo che possa giustificare questo recesso. La
norma sullo scudo penale non era nel contratto e
non può essere invocata per giustificare il recesso. Sarete naturalmente informati sull'esito di questo confronto", ha assicurato il Presidente del Consiglio.