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Vodafone Italia, l'Ad Bisio: "Stiamo mettendo insieme primi mattoni della nuova mobilità"

Intervista TLB a Aldo Bisio in occasione dell'evento sulla sperimentazione del 5G nella Mobilità

Economia, Scienza e tecnologia
Vodafone Italia, l'Ad Bisio: "Stiamo mettendo insieme primi mattoni della nuova mobilità"
(Teleborsa) - Vodafone Italia ha presentato oggi una serie di sperimentazioni del 5G per la Mobilità interconnessa. In occasione dell'evento, Teleborsa ha intervistato l'Amministratore delegato, Aldo Bisio.

"Stiamo mettendo insieme i primi mattoni della di una nuova mobilità, che permetterà alle persone di spostarsi in maniera molto più confortevole, molto più sicura e, soprattutto, inquinando molto meno", ha affermato Bisio.

"Le macchine attraverso il 5G - ha aggiunto - riusciranno a comunicare tra di loro, con la rete, con l'infrastruttura, con la segnaletica stradale, con le strade che saranno disseminate di sensori. E tutto questo, grazie anche ad algoritmi di intelligenza artificiale, permetterà di avere strade più sicure, livelli di incidentalità e velocità ridotti e che il traffico diventi più fluido. Ciò vuol dire che persone persone passeranno meno tempo in macchina e avranno più tempo a disposizione".



Quali sono le tempistiche e quali saranno gli ostacoli sulla strada?

"Sulle tempistiche bisogna distinguere diversi tipi di applicazioni. Ci sono tutta una serie di applicazioni che sono essenzialmente informative, quindi veicoli che si scambiano informazioni tra di loro ai fini della sicurezza. Queste sono applicazioni che possono andare a livello commerciale nel prossimo biennio".

"Laddove, invece, parliamo di veicoli che avranno livelli assistenza ancora più pronunciati - ad esempio il sensore del pneumatico che darà l'ordine all'automobile di rallentare e addirittura di fermarsi - allora per questo bisognerà attendere ancora un pochino. Io credo che l'orizzonte debba essere di 5-7 anni".

"Pian piano si vedrà un'evoluzione continua di applicazioni che vanno a rendere le macchine molto più intelligenti, anche grazie alla rete, i livelli di guida saranno sempre più assistiti, quindi sempre più sicuri, fino a che progressivamente diventerà quasi naturale l'evoluzione verso la guida totalmente autonoma. Per questo io credo ci vorrà una decina d'anni".
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