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TIM, significativa riduzione debito e potenziamento linee business

Ecco quanto emerso dalla conference call sui risultati del 3° trimestre. La parola a Gubitosi e Ronca

Finanza
TIM, significativa riduzione debito e potenziamento linee business
(Teleborsa) - Risultati in forte crescita per TIM, che ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto reported di 852 milioni di euro e ricavi per 13,4 miliardi di euro (-4,3%). L'equity free cash flow ha segnato un incremento di 1 miliardo, ma il dato più significativo è rappresentato da una riduzione del debito a 24,3 miliardi di euro, in anticipo di tre mesi rispetto al target fissato per fine 2019.



Il CEO Luigi Gubitosi e il CFO Giovanni Ronca, in carica da maggio, hanno presentato le slide dei risultati e dei prossimi indirizzi strategici del Gruppo, a partire dalla partnership annunciata con Google Cloud e dalla joint venture con Santander per il credito al consumo. Quanto ai risultati, l'esecuzione del piano è stata accelerata in quattro direttrici principali:

Cambiamenti organizzativi e culturali -Sono usciti 1.700 dipendenti amministrativi in Italia nei 9 mesi. Ulteriori 1.000 uscite sono previste entro fine anno e oltre 2000 pianificate nel 2020. E dunque complessive 5000 uscite entro il 2020 che garantiranno una organizzazione "più snella". E' stato già realizzato il 48% di taglio dei costi previsto dal piano 2021. Mutamenti organizzativi che passano anche attraverso la riconversione di 430 persone in 9 mesi, in linea con il target di riconvertire oltre 1800 dipendenti entro il 2021.

Rilancio del business domestico - Utenti business in progressiva crescita. In aumento i ricavi medi per utente (ARPU) nel mobile (+3% a 12,9 euro per linea/mese), mentre è migliorato il tasso di disconnessione (churn rate) grazie alle ridotte differenze di prezzo verso i competitors. Attenuato il cosiddetto "effetto lavatrice" con una riduzione del Mobile Number Portability. Per il Fisso c'è una riduzione dell'1,4% che esclude Sparkle ma non gli altri servizi.

Sviluppo del Brasile - L'accelerazione dei ricavi (+3%) è stata supportata dal miglioramento degli indicatori di performance nelle prepagate e dalla presenza crescente nella fascia alta con un concetto di hub di intrattenimento. Solida riduzione dei costi con impatti positivi sull'EBITDA che accelera la crescita al 6,8% dal 6,3% del trimestre precedente.

Una strategia di deleverage - I nove mesi sono stati caratterizzati da una importante riduzione del debito di circa 1 miliardo, favorita anche dall'accelerazione dell'operating Cash Flow. Sono stati raggiunti i target con tre mesi d'anticipo sulla fine dell'anno.

Fra le iniziative strategiche assunte, Gubitosi ha citato la partnership TIM-Vodafone, per la quale "si attende il parere dell'Antitrust", una potenziale partnership per l'acquisizione di Open Fiber, per la quale ha detto che "sono in corso colloqui con alcuni fondi strutturali" da concludere entro fine anno, e le due partnership appena annunciate con Google Cloud per i data center, che confluiranno in una newco, e con Santander per il credito al consumo, che produrrà una riduzione del debito di mezzo miliardo. E ancora, l'Ad ha citato gli sviluppi positivi nel settore TV e streaming (NowTv e altre partnership con Netflix) che stanno progressivamente facendo presa sul mercato(50% di nuovi clienti).

Rispondendo ad una domanda sulla possibile conversione delle azioni di risparmio, Gubitosi ha risposto "non ne abbiamo parlato ieri nel cda” e che "non sono state prese decisioni a riguardo".
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